Se quel giorno si trovarono le ossa di una donna nei loro lucernai, dove la luce non entra e nessuna chiarezza è possibile; mentre di un’altra donna le ossa non si sono trovate mai.
Se un altro giorno si scopre che la loro astinenza sessuale riguarda i rapporti con l’altro sesso, ma non sono esclusi i rapporti omosessuali. E, peggio, la pedofilia: violenze su bambini, fisiche e morali, “annullanti” e distruttive della psiche.
Se un altro giorno ancora si realizza che, quando i loro dettami su sessualità e famiglia (sic!) non giungono attraverso campane, messe in piazza e ossequiosi notiziari, ci pensa la politica italiana, preventivamente genuflessa, a farsene carico.
Se l’ultimo giorno ci si rende conto che sono tra i Paesi più opulenti (ed evasori) del pianeta, tra corvi, scandali, intrighi, tangenti, giri di potere e di denaro non proprio cristiani, mentre quello sfarzo è ammantato dal sottile velo della carità: cioè, evangelizzazione mascherata da solidarietà.
Allora, c’è qualcosa che, ignominiosamente, non va.
Allora, diventa necessario e urgente che per un po’ dalle loro porte lascino entrare e uscire soltanto… l’arcangelo della Giustizia.
E che per tutti gli altri mettano un bel cartello: “Vaticano chiuso per restauro”.