00 12/01/2015 19:03

Prete della Diocesi di Cosenza arrestato a Napoli 
per sesso con minorenne, il vescovo Nunnari lo sospende

L'arcivescovo Nunnari ha subito disposto la sospensione del presule che, nei mesi scorsi, aveva rifiutato l'incarico che gli era stato attribuito
di SAVERIO PUCCIO

Prete della Diocesi di Cosenza arrestato a Napoli 
per sesso con minorenne, il vescovo Nunnari lo sospende
L'arcivescovo di Cosenza, monsignore Salvatore Nunnari
COSENZA - Un sacerdote della Diocesi di Cosenza, don Camillo Sessa, è stato arrestato a Napoli sorpreso in flagrante mentre aveva un rapporto sessuale con un minorenne all'interno di un internet point di piazza Garibaldi.

L'arresto è stato eseguito dagli agenti del nucleo tutela minori della polizia municipale. I vigili hanno notato l'uomo che contrattava con il ragazzino e hanno iniziato a seguire i movimenti dei due. Quando il minorenne è entrato nell'internet poit, seguito dopo qualche minuto dal prete, è scattato il blitz.

Gli agenti hanno aperto una delle cabine dell'internet point e hanno scoperto il ragazzino con i pantaloni già abbassati e l'uomo che lo toccava mentre guardava un filmato pornografico al computer. Quando è stato arrestato il presule cinquantenne ha implorato: «Non fatelo sapere a mia mamma». 

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Dura la reazione dell'arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari che, appena appresa la notizia dell’arresto del sacerdote, «si è raccolto in preghiera e subito dopo ha emesso il Decreto di sospensione a divinis ed esonero dalle funzioni e da ogni attività sacerdotale informando parimenti le competenti Autorità ecclesiastiche e la Congregazione della Fede». 

Il sacerdote, originario di Agrigento, «dopo alcuni anni di servizio pastorale nel territorio dell’Arcidiocesi - precisa la nota della Diocesi - ha ricoperto il ruolo di cappellano del mare coordinato dall’Ufficio Nazionale di Pastorale marittima che si è concluso da circa un anno». 

«Dopo aver rifiutato un nuovo impegno pastorale in diocesi, non rispondente ai suoi desiderata, è tornato in famiglia senza dare notizie di sè da qualche mese», si legge ancora nel comunicato. «L'Arcivescovo dinanzi a questo ulteriore dolore arrecato alla nostra Chiesa implora una preghiera unanime per la conversione dei cuori», conclude il comunicato. «Esprime fiducia nell’azione della magistratura attendendo ogni sua decisione con spirito di reale collaborazione».

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