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"Prete pedofilo

il vescovo sapeva"

Nel procedimento contro monsignor Lafranconi, per 10 anni a Savona, il gip prescrive ma mette nero su bianco la propria condanna morale

di LUCIA MARCHIO
 
 
Il Vescovo sapeva di quel sacerdote pedofilo ma non fece nulla per fermarlo. Come scrive il giudice, "si guardò bene dall'assumere qualsivoglia iniziativa". Nel prescrivere il procedimento contro monsignor Dante Lafranconi, chiamato a rispondere del suo comportamento da una delle vittime del sacerdote pedofilo, il gip di Savona mette nero su bianco la propria condanna morale contro il prelato. 

L'ex vescovo di Savona dal 1991 al 2001, oggi reggente a Cremona, sapeva del comportamento pedofilo di un sacerdote della sua Curia, ma preferì tacere "pur di salvaguardare l'immagine della diocesi". Seppure avesse saputo dei "problemi" del sacerdote in confessionale, prosegue il giudice, questo non lo solleva dalla responsabilità di non aver preso provvedimenti per "tutelare i minori". Altri religiosi avevano confidato al vescovo che sul quel sacerdote alcune madri nutrivano più di un sospetto. Ma il vescovo ha sempre taciuto. Non è intervenuto neppure quando il sacerdote pedofilo aprì una casa famiglia.

(09 maggio 2012)

[Modificato da ReteLibera 13/05/2012 12:54]