In questo mondo ci sono soltanto due tragedie: una è il non avere ciò che si desidera, l'altra è ottenerlo. Quest'ultima è la peggiore, quest'ultima è la vera tragedia.
Esperienza non è che il nome che l'uomo dà ai suoi errori.
Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
Nel tempo antico, nessuno pretendeva di essere migliore del proprio vicino, anzi, esserlo era considerato cosa volgarissima; oggigiorno, con la nostra moderna mania della morale, tutti devono posare come modelli di purezza, d'incorruttibilità e delle altre sette virtù umane. Ma quale ne è il risultato? Tutti cadono come birilli al gioco.
Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
Vivere è cosa rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.
Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, gli domanda.
Preso nel suo complesso, il mondo è un mostro pieno di pregiudizi, affardellato di preconcetti, corrotto dalle cosiddette virtù; esso è un puritano e un fatuo. Il segreto della vita è l'arte di sfidarlo. Sfidare il mondo - ecco quale dovrebbe essere il nostro scopo, invece di vivere per accondiscendere alle sue pretese, come facciamo per lo più.
Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose, ed il valore di nessuna.
La ragione per la quale ci piace pensar bene degli altri è che abbiamo tutti paura di noi stessi.
[Modificato da ReteLibera 11/02/2012 18:13]