Concordia, l'eremo del prete
Don Donghi non era in ritiro ma sulla nave.
Ultimo scandalo dalla nave Costa Concordia. Un sacerdote di Besana Brianza, don Massimo Donghi, era uno dei passeggeri della nave maledetta naufragata al Giglio. E, fin qui, nulla di strano. Forse non è del tutto conveniente allo stile di vita di un religioso ma, in ogni caso, non è vietato che un prete si prenda una vacanza.
La notizia ha scatenato subito clamore, però, perché il parroco del paesino aveva detto alla sua comunità di essere in ritiro spirituale. Difficile quindi, a questo punto, difendere la posizione dell'ecclesiastico, ormai sotto accusa. Una crociera non è di certo un luogo comunemente associato al silenzio, alla preghiera, alla riflessione.
SMASCHERATO DA FACEBOOK. Come si dice, le bugie hanno le gambe corte e l'incidente inaspettato del Giglio ha fatto venire a galla la verità che il sacerdote aveva prontamente occultato. Secondo quanto riportato da Leggo.it, infatti, Don Massimo era in vacanza a bordo della Concordia con i suoi familiari.
Il religioso sarebbe stato smascherato nientemeno che dalla Rete e, nello specifico, da un post della nipote su Facebook. La ragazzina, che è riuscita a salvarsi durante la notte del naufragio, avrebbe rassicurato amici e parenti attraverso il social network non appena arrivata a riva, spiegando che era riuscita a raggiungere le scialuppe di salvataggio della Concordia assieme alla nonna e allo zio, ovvero Don Massimo Donghi.
COMUNITÀ ALLIBITA. Immediata la reazione dei parrocchiani di Besana Brianza, che hanno espressamento chiesto chiarimenti al parroco. Si scommette, ora, sulla rivalutazione della crociera come luogo perfettamente idoneo alla meditazione.
Giovedì, 26 Gennaio 2012