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Arrestato il prete hacker. Clonava carte di credito e truffava viaggiatori

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2012 10:31
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Clonava carte di credito e truffava viaggiatori,

arrestato il prete hacker


A capo di una banda di truffatori hacker c’era un prete di Cagliari
. E, quando gli agenti della Guardia di Finanza, lo hanno accompagnato in carcere indossava ancora l'abito talare. Tra gli arrestati c'è anche Andrei Agape, 31 anni, prete ortodosso. Gli altri finiti in cella erano residenti nel capoluogo siciliano.

La banda era specializzata in truffe ai viaggiatori. Approfittandosi di clienti alla ricerca di biglietti aerei e hotel low cost incassavano una cifra che, a seconda dei casi, variava dal 50% al 70% del prezzo del servizio fornito e, di contro, addebitavano il 100% del costo dell'operazione all'inconsapevole titolare della carta di credito, i cui codici erano stati illecitamente acquisiti.

I finanzieri hanno sviluppato le indagini partendo da una segnalazione pervenuta dall'ufficio 'booking' di una società di navigazione che, nell'ambito di consueti controlli eseguiti sull'acquisto di biglietti 'on-line', aveva riscontrato una serie di anomalie su numerosi pagamenti ricevuti a mezzo carte di credito.

Fra queste, scrive l’Unione Sarda: ripetuti acquisti on-line provenienti dal medesimo account di posta elettronica, riconducibili ad identità diverse e a date di partenza troppo ravvicinate fra loro; pagamenti effettuati con carte di credito intestate a persone, in buona parte cittadini stranieri, le cui generalità non coincidevano con quelle del viaggiatore indicato sul biglietto.

Le intercettazioni telefoniche e quelle telematiche hanno successivamente permesso alle Fiamme Gialle di smantellare l'organizzazione criminale che aveva come base un negozio di prodotti alimentari di origine romena e due phone center, nei pressi della stazione centrale di Palermo. In particolare, i metodi di frode preferiti dalla banda erano quelli, dei cosiddetti "phishing" e "sniffing".

I codici così ottenuti venivano "spremuti" fino ad esaurimento, cioè finchè non si perveniva alla formale denuncia dei fatti da parte del titolare derubato. Le principali vittime della truffa sono state soprattutto aziende che offrono la possibilità di acquistare i loro prodotti e/o servizi in modalità on-line.

Leggi tutto da: affaritaliani.libero.it

[Modificato da ReteLibera 14/12/2012 10:31]
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