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Il durissimo intervento del “grillino” Andrea Colletti contro il governo Letta

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2013 16:11
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Il durissimo intervento del “grillino”

Andrea Colletti contro il governo Letta

Il MoVimento Cinque Stelle ha iniziato il suo percorso di dura opposizione in aula parlamentare con una serie di interventi critici all’indirizzo del Governo di Enrico Letta. Durissimo in particolare l’intervento del deputato Andrea Colletti, con espliciti riferimenti agli intrecci di affari, lobby e potere che legano tra loro esponenti del governo, parlamentari ed entità extraparlamentari.

Di seguito la registrazione e trascrizione dell’intervento.
 




Presidente del Consiglio Letta,
Noi vi conosciamo!
Noi sappiamo chi siete!
Ed è quindi inutile mettere delle facce nuove solo per far vedere che è in atto un cambiamento.
Quando in una parete c’è la muffa, la soluzione è rimuoverla, non passarci sopra la vernice. Perché la muffa, subito dopo, ritorna ancora peggio di prima.
E questo siete voi, una mano di vernice su di un muro già irrimediabilmente rovinato.

Presidente Letta,
Questo Governo odora di democristianità. Odora di intrecci di comitati d’affari quali CL e Compagnia delle Opere.
Visto il Ministro dell’Interno che ha scelto, o che è stato obbligato a scegliere, possiamo ben dire che questo sembra il Governo della trattativa Stato-Mafia. Del bavaglio alla magistratura ed alle opposizioni politiche.

Questo, siamo sicuri, sarà il Governo del salvacondotto giudiziario a Silvio Berlusconi.

Presidente Letta,
sappiamo anche perché Napolitano ha scelto lei.
Lei è l’esemplificazione della trasversalità, degli accordi alle spalle dei cittadini.
E d’altra parte Lei è lo stesso che ha affermato che era meglio votare Berlusconi che il M5S.
Lei è lo stesso che venerava un certo Giulio Andreotti, prescritto per concorso esterno ad associazione mafiosa.

Lei è anche il nipote di Gianni Letta, braccio destro di Berlusconi, amnistiato per finanziamento illecito dei partiti; indagato da varie procure d’Italia.
Tipico intreccio familistico del potere in Italia.

Presidente Letta,
la sua Fondazione Vedrò riceve finanziamenti da aziende praticamente pubbliche come Eni ed Enel. Da ex monopolisti pubblici come Autostrade per l’Italia ed altri ancora.
Ed allora, quando dovrà prendere decisioni difficili, a chi risponderà?
Ai cittadini oppure alle grandi aziende che generosamente la finanziano?
Insomma, Lei riassume quello che è lo status quo in Italia.
La preservazione degli interessi di pochi contro gli interessi della collettività.

Presidente Letta,
noi qui in Aula faremo una opposizione durissima, senza sconti. D’altra parte qui dentro abbiamo dimostrato di essere l’unica vera opposizione.

Ma siamo anche cittadini italiani. E, sinceramente, speriamo, ma non crediamo, che possiate fare qualcosa di positivo per il Paese.
E se ciò dovesse davvero succedere, se quindi riuscirete a fare gli interessi dei cittadini invece che delle lobby che vi sostengono, noi vi appoggeremo convintamente.

Ma se, come crediamo, farete gli interessi dei pochi, noi saremo pronti a stanarvi ed a denunciare pubblicamente ciò che siete e rappresentate!



Tratto da: Il durissimo intervento del “grillino” Andrea Colletti contro il governo Letta | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/04/29/il-durissimo-intervento-del-deputato-andrea-colletti-m5s-contro-il-governo-letta/#ixzz2RxdOzK4g 
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
[Modificato da ReteLibera 30/04/2013 17:26]
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Sugli sponsor di «VeDrò» scatta la polemica in aula

 

Il dibattito sul discorso di Enrico Letta, ieri alla Camera, ha vissuto un solo momento di particolare tensione, durante e dopo uno degli interventi dei deputati del movimento 5 stelle che ha toccato anche il Trentino. Andrea Colletti è stato particolarmente severo con la compagine di governo («una mano di vernice su un muro irrimediabilmente rovinato dalla muffa») e con il profilo politico del premier.

Nel corso del suo accalorato discorso, il rappresentante M5S ha sottolineato la parentela del premier con lo zio Gianni Letta, «il fidato braccio destro di Berlusconi», definendo questa compresenza istituzionale un esempio di «intreccio familistico».

Poi, ha ricordato il ruolo chiave nell'esecutivo (vicepresidente e ministro dell'Interno) di Angelino Alfano, una figura accostata dal parlamentare stellato alla «trattativa Stato mafia e al bavaglio alla magistratura».

Colletti aveva nel mirino anche l'osservatorio sociale e politico promosso da Enrico Letta, «VeDrò», che organizza ogni anno le giornate di lavoro appunto a Dro, negli spazi della centrale di Fies. Il deputato ha sottolineato con toni critici che i main sponsor di questo evento bipartisan «sono Enel, Eni, Telecom».

Fra gli altri sostenitori del think thank lettiano figurano peraltro, come ricordato in questi giorni dal settimanale l'Espresso, anche Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l'Italia, Nestlé, Farmindustria e il gruppo Cremonini. «Sono i generosi sponsor della fondazione VeDrò, da cui nasce la rete di potere del premier incaricato. Chissà se avranno qualcosa in cambio.

Chi finanzia VeDrò, il think-tank bipartisan che ha fatto di Enrico Letta l'uomo giusto per un governo di larghe intese?», si legge nell'articolo.

Per tornare al dibatitto in aula, l'intervento di Colletti ha scatenato l'immediata reazione di un esponente del Pd e di uno del Pdl, che hanno preso la parola affermando che era del tutto scorretto affermare quelle cose, chiedendo le scuse nei riguardi di Letta e criticando il presidente (gestiva l'assemblea il giovane vice di Luigi Di Maio dell'M5S) perché aveva consentito le esternazioni spigolose del collega.


 
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3 settembre 2012

Cosa nasconde la fondazione di Bersani?



"Che le fondazioni siano diventate mezzi di finanziamento occulto di importanti uomini politici”, come racconta ad Altreconomia (n.141 in edicola) il deputato Aldo Di Biagio di FLI? 


Proprio come prevede la legge (fatta dai politici)le fondazioni politiche non sono obbligate a pubblicare i loro bilanci ...ma ecco qualche notizia interessante:  

SYMBOLA "fondazione per le qualità italiane”, presieduta dal deputato PD Ermete Realacci (nel 2011 entrate  totali  per 815.000 €uro) ha tra i suoi sostenitori: Autogrill Group, CIR di De Benedetti, Eni, San Pellegrino, Monte dei Paschi di Siena e Sorgenia.  

La più longeva è ITALIANIEUROPEI di Massimo D’Alema. Inserzionisti pubblicitari sono tra gli altri: Manutencoop, British American Tobacco, Eni,Ferrovie dello Stato, Lottomatica, Coopsette, Telecom Italia e Piaggio.Finmeccanica ha contribuito “fin dalla nascita" con 40mila euro annui.

ASPEN Insitute “associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro” è presieduta da Giulio Tremonti e vede nel comitato esecutivo: il Presidente del Consiglio Mario Monti, Giuliano AmatoRomano Prodi, il Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e giornalisti come Lucia Annunziata e Paolo MieliI “soci sostenitori” sono oltre centocinquanta: A2a,Acea, Assicurazioni Generali, Finmeccanica, Enel, Cassa deposititi e prestiti, Eni, Bnp Paribas, Citigroup, Fiat, Farmindustria,  Gdf Suez, Morgan StanleyItalcementi, Unicredit, Rcs... 

NENS (Nuova economia, nuova società) è l’associazione-centrostudi di “cultura riformista” di Pierluigi Bersani. Se è possibile ottenere copia dell’ultimo bilancio è impossibile entrare nel merito: i 215.000 €uro di ricavi per “prestazioni” registrati nel 2011 restano una cifra sospesa, visto che i committenti degli studi, “per motivi di riservatezza" non possono essere conosciuti.

L'associazione VEDRO', nata su iniziativa di Enrico Letta (PD) e Angelino Alfano (PDL), ha visto nel tempo il coinvolgimento di noti giornalisti (Curzio Maltese e Oscar Giannino), politici (Maurizio Lupi Matteo Renzi), manager(l’Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e il ministro Corrado Passera, ex Intesa Sanpaolo). Tra i principali supporters: centrale Fies di Dro, Enel, Eni,Telecom Italia, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l’Italia,Nestlé, Bombardier, Farmindustria e il Gruppo Cremonini.



[Modificato da ReteLibera 30/04/2013 17:51]
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L’associazione “Vedrò” al governo. Italia indietro di 40 anni.

Esattamente in questo istante, sta giurando il governo Letta, frutto di un’intesa fra PD e PDL. La costituzione di questo governo, in realtà, sancisce a livello istituzionale che l’affossamento dei partiti è in atto da tempo, non è lo sbocco dell’ultima tornata elettorale. L’associazione “Vedrò”, costituita nel 2005, si propone di riflettere sul futuro del Paese e coinvolge diverse personalità della cultura (spicca Andrea Camilleri), dello spettacolo, della politica. Per quanto riguarda i politici coinvolti, la pagina  http://www.vedro.it/chi  sul sito dell’associazione presenta i nomi seguenti:

Angelino Alfano, Angelo Argento, Anna Maria BerniniFrancesco BocciaGiulia BongiornoMara Carfagna, Vito De Filippo, Paolo De Castro, Nunzia De Girolamo,Luigi De Magistris, Paola De Micheli, Filippo Del Corno, Benedetto Della Vedova, Michele Emiliano, Massimiliano Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Roberto Gualtieri, Enrico Letta, Mauro Libè, Maurizio Lupi, Marianna Madìa, Giovanna Melandri, Marco Meloni, Alessia Mosca, Andrea Orlando, Filippo Patroni Griffi, Renata Polverini, Laura Ravetto, Matteo Renzi,Debora Serracchiani, Marco Stradiotto, Flavio Tosi, Adolfo Urso, Raffaele Volpi.

Dunque, nomi di rilievo del PDL, del PD e della Lega Nord (Flavio Tosi). Spicca ovviamente la coppia Francesco Boccia e Nunzia Di Girolamo. E ancora: Laura Ravetto (PDL), Matteo Renzi, Debora Serracchiani (PD). L’associazione, di ispirazione cattolica, rappresenta la formazione del nuovo centrismo democristiano al di fuori della dialettica partitica.

Larghe intese costruite da anni, già pronte a conquistare il governo del Paese a prescindere dalla volontà popolare.

Da questo punto di vista, il PD non ha vinto nemmeno le elezioni in Friuli. Ha vinto il nuovo Centro sotto il nome di Serracchiani.

L’Italia torna indietro di 40 anni: DC al potere e strategia della tensione. La sparatoria di fronte a Palazzo Chigi riapre un capitolo terrificante.




[Modificato da ReteLibera 10/10/2013 16:10]
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Letta: la finanza nella sede di Vedrò, la sua fondazione

Nel mirino della procura di Venezia alcune sponsorizzazioni ricevute dal consorzio che si occupa della realizzazione del Mose

17/07/2013

Letta perquisito: la GdF indaga sui conti di "VeDrò"

Mentre è impegnato a proteggere il suo governo dalle mille insidie - le ultime, in mero ordine cronologico, sono i casi Calderoli e quello di Alfano in salsa kazaka -, per Enrico Letta arrivano cattive notizie anche dal fronte giudiziario. Nella mattinata di mercoledì 17 luglio la Guardia di Finanza, su mandato della procura di Venezia, ha perquisito la sede di VeDrò, il think tank fondato e guidato dal presidente del Consiglio, con sede a Dro, in Trentino Alto Adige, località che ogni anno ospita il meeting estivo della fondazione, con ospiti rigorosamente bipartisan. 

Acquisiti i documenti - Nel mirino della procura di Venezia ci sono alcune sponsorizzazioni elargite dal Consorzio Venezia Nuova alla fondazione di Letta, di cui è tesoriere uno dei più stretti collaboratori del premier, Riccardo Capecchi, che però non risulta indagato. I finanzieri, su decreto di perquisizione del pm Paola Tonini, si sono recati nell'abitazione di Capecchi, a Perugia, e nella sede dell'associazione politico-culturale, a Roma. Qui hanno acquisito documenti contabili e fatture sulle sponsorizzazioni che il Consorzio Venezia Nuova ha dato negli anni a 'VeDro', al pari di molte altre società, per l'organizzazione della convention estiva nella cittadina trentina di Dro, iniziativa partita nel 2005 e interrottasi quest'anno, con la nomina di Letta a presidente del Consiglio. 

I finanziamenti- La verifica su 'Vedro' è una delle circa 100 perquisizioni eseguite dai finanzieri, al comando del colonnello Renzo Nisi, nell'ambito dell'inchiesta sulle societàche hanno avuto in passato rapporti di natura economica con il Consorzio, impegnato tra l'altro nella realizzazione del Mose. Secondo fonti della procura, ammonterebbero ad alcune decine di migliaia di euro i finanziamenti che il Consorzio Venezia Nuova ha dato come sponsorizzazione a Vedrò. Gli uomini delle Fiamme Gialle, ora, stanno passando al setaccio conti e fatture per verificare se vi siano o meno delle irregolarità.

 Leggi anche :  Gratta e vinci,Slot machine,Tris,Totocalcio,Scommesse...PERCHE' PRIVATIZZATE?

e anche:  Camera, la lobby politica che appoggia le slot machine




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