543 miliardi di euro di evasione fiscale (ma che bravo il prof. Monti !) sono il simbolo di un paese senza regole, senza giustizia, senza morale, senza governo, senza Stato.
Quando le regole fondamentali, del rapporto tra cittadino onesto e Stato, vengono violate dalle inefficienze, dalla corruzione, dalla commistione di interessi tra malaffare e politica…le regole saltano…non hanno più valore…a meno che non si voglia far credere che ne valgano solo alcune…mentre quelle che riguardano i potenti , i loro lacchè e sodali siano esenti, estranee al giudizio e alla repressione…se violate.
Eppure, in Italia, nel belpaese dei Letta, dei Berlusconi, dei Napolitano…evadere è un diritto che l’agenzia delle entrate non vìola mai…rifacendosi su quelli che le tasse le hanno sempre pagate; corrompere ed essere corrotti …è un merito da inserire nel proprio curriculum vitae se si vuol appartenere alla casta.
Al contrario, chi si oppone a finanziamenti senza senso, concessi ad aziende, come la Fiat, per licenziare i lavoratori e spostare i propri interessi all’estero e sul controllo della stampa italica, già ben posizionata come libertà e capacità dei suoi protagonisti, viene subito tacciato di essere un “violento”…un “terrorista”…così come quei lavoratori dell’Indesit o di Taranto, o della Granarolo…o quei movimenti di cittadini, come i No Tav, i No Muos, manganellati, arrestati, denunciati…solo per difendere un diritto che la Costituzione sancisce…e lo Stato ha cancellato dai suoi doveri primari.
“State buoni…suicidatevi in silenzio…le nostre manifestazioni sono pacifiche…e la rabbia…di chi è disperato…non serve”…sono le parole che i sindacati…Cgil (Fiom), Cisl (Fim), Uil (Uilm)…pronunciano durante e dopo ogni manifestazione…quando la rabbia operaia, di quelle persone ridotte alla fame da licenziamenti , casse integrazioni e mobilità, si trasforma in tentativi di “forzare” i blocchi violenti di quelle “forze dell’ordine” che non hanno alcun timore di massacrare di botte chi lotta per quei diritti che per primi, proprio loro, dovrebbero difendere…astenendosene invece quando tra le loro mani capita un pedofilo, un corrotto, un corruttore, un massacratore…di “alto rango”…mafioso, politico o religioso di turno.
Uno “state buoni” sindacale che prelude a quegli “accordi”, ormai conosciuti in tutto lo stivale, che prevedono licenziamenti (non tutti subito…un po’ alla volta), ridimensionamento dei diritti e delle buste paga, cancellazione di ogni libertà.
La disperazione, la perdita di lavoro e di speranza, la sconfitta della propria vita va vissuta nelle regole di quel “bon ton” che lo Stato e i confederali esigono per far rimanere invariati i propri equilibri di potere, di corruzione, di depredamento.
Da quei palazzi, da quelle sedi politiche e sindacali, da quei leader “divi televisivi”…giunge l’accorato appello…state buoni…chi si ribella è violento e terrorista…lo dice anche Marchionne.
Per il bene di questo nostro paese…morire di fame, non avere lavoro, non avere sanità e scuola pubblica, ma tanti F35, una Tav che non serve a nessuno, Berlusconi perennemente al governo e il silenzio sulla trattativa Stato-mafia, darà la spinta necessaria all’ Italia per risollevarsi…la fata turchina trasformerà ogni contratto precario in indeterminato…ed ogni pensione da fame in un assegno da re!
ilpasquino
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