Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
*** <div style="background-color: none transparent;"><a href="http://news.rsspump.com/" title="news">headlines</a></div> ***
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

PUTTANOPOLI in quote rosa

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2013 16:40
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 15:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Fonte:
E ora Noemi debutta inTv. Un programma Rai, ma dopo le elezioni




ROMA
- Piccole showgi
rl crescono.

Noemi Letizia, la ragazza che chiama "Papi" Silvio Berlusconi (il premier fu ospite d'onore alla festa dei suoi diciotto anni), sta per coronare il suo sogno: ballare e cantare in uno show televisivo.
L'entrata non sarà dalla porta di servizio.
Per lei si dovrebbero accendere i riflettori di RaiUno o RaiDue.

"Dite la buona notizia a Noemi: le farò fare il provino che tanto desidera.
Lo merita perché è una ragazza determinata. Ma dovrà dimostrare di saper ballare e cantare prima di fare uno show". Bibi Ballandi, uno dei maggiori produttori di show della nostra tv, conferma indirettamente una notizia che circolava. Noemi da alcuni mesi vive in una casa
romana , nella capitale prende lezioni private di ballo , canto e recitazione, scalpita per entrare nella prestigiosa scuderia Ballandi. Subito dopo le elezioni regionali (per evitare scandali sgraditi al premier amico di famiglia), Noemi sarà matura per una prima apparizione sul servizio pubblico: per il debutto le reti Mediaset appaiono meno indicate, per via della proprietà berlusconiana.



Mauro
Masi , direttore generale Rai, è a conoscenza dei sogni televisivi di Noemi?

È lecito sospettare che la diciannovenne di
Casoria  goda di una corsia preferenziale?

Ballandi lo esclude: "Calma con le dietrologie. La mia è una ditta seria, non prendo i raccomandati ma i nuovi talenti.

Lo ammetto, la notorietà di Noemi in tv può tornare utile, ma esigo professionalità da chi va sul palcoscenico. Le voci di un suo arrivo a Ballando con le stelle? Ho letto che lei voleva lavorare con Milly Carlucci. Poi l'equivoco dello show di Morandi: dovevamo inserire un'altra Noemi, la cantante di X-Factor, hanno pensato alla Letizia: omonimia".

Bibi Ballandi fa il pompiere. Ma a RaiDue c'è chi ha sentito pronunciare (un mese fa) il nome di Noemi e quello di Federica Pellegrini (la campionessa di nuoto) come accanto a quello di Francesco Facchinetti alla guida dello show Il più grande di tutti i tempi (produzione Ballandi). Ma le ragazze apparivano acerbe per una conduzione, poi affidata a Martina Stella.


[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:05]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 15:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Fonte:
la modernità della corruzione è nella carne delle donne...
 



 Dalle intercettazioni risultano ben 350

 le mignotte a disposizione della cricca della protezione civile con aderenze vaticane, compresi nel numero anche trans e gay, insomma ce ne é per tutti i gusti, anche per Balducci.

Queste donne sono considerate il pagamento per gli affari, insomma il prezzo della corruzione di coloro che dispensavano appalti.

La novità è che sempre più la carne delle donne sembra essere il prezzo della corruzione di questi bastardi corrotti e non direi che sia un dato di modernità, pare invece riportarci al medioevo ed a i baratti in natura.

Mi dispiace constatare l’assoluto silenzio dei residui movimenti e personalità femministe su questa moderna schifezza di mercato delle schiave.

Magari molti di questi maschietti evoluti l’altro giorno - l’otto marzo - si sono presentati alle loro mogli col sorrisone finto e con un mazzo di mimose in mano.

Non me ne può fregare di meno di queste mogli che fanno finta di non sapere e si godono i frutti materiali delle loro più o meno consapevoli corna,ma a questi uomini d’affari moderni un consiglio glielo darei: le mimose e gli "auguri" metteteveli entrambi su per il culo...


Di : rosellina970

giovedì 11 Marzo 2010

                     

 
[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:04]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 15:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La legge svedese punisce i clienti delle prostitute


Dieci anni fa la Svezia ha fatto una legge che punisce i clienti delle prostitute, considerandole come vittime, l’opposto di quel che avviene in Italia dove invece si penalizzano le donne, salvando i clienti.

Per la Svezia la prostituzione è una forma di violenza dell’uomo sulla donna.
In Svezia il femminismo è molto forte ed ha saputo influenzare opinione pubblica e partiti, mentre in Italia ci chiediamo dove sia finito.

Qui abbiamo sollecitazioni vergognose che partono dallo stesso potere e dai media e spingono le donne e anche le giovanissime alla prostituzione, indicandola come via per il successo anche politico.

Inutile dire quanto ha pesato su questa spinta al bordello la spregiudicata vita di B, il suo harem, le sue scelte per una tv sempre più indecente e volgare, con la mercificazione in tutti i sensi di uomini e donne.
Nel parlamento svedese le donne sono i 45%, in quello italiano il 17%, siamo ultimi in Europa.

Gli svedesi hanno studiato le storie delle prostitute, trovando sempre abusi familiari infantili, stupri da amici di famiglia o compagni di scuola, condizioni di disagio estremo e emarginazione sociale. Sono rarissime le scelte libere di vita. Così hanno deciso di punire ‘penalmente’ chi compra il sesso, considerando le donne vittime da aiutare.

Ovviamente i conservatori si sono opposti e anche molti giudici e poliziotti. Poi sono arrivate le schiave africane, asiatiche e dell’Est e anche i più conservatori hanno dovuto comprendere che il cliente era l’ultimo anello di feroci catene di soprusi, la pedina più facile da identificare di un commercio intollerabile.

Ora si cerca di allargare la legge all’Europa.
Bilancio: dopo 10 anni le prostitute in Svezia sono scese da 3000 a 1000, ed è scomparsa la prostituzione in strada.

Sono stati denunciati 18.000 clienti, di cui 9.000 con 6 mesi di carcere e gli altri una multa pari a 50 giorni di stipendio.

Chi è stato scoperto sul fatto o per strada o in alberghi o case è svergognato pubblicamente, chiamato a testimoniare contro chi sfrutta il sesso, considerato parte di una rete criminale.

La legge ha da tempo il consenso del 75% della popolazione.

Gli uomini del racket ora evitano di portare donne in Svezia e preferiscono paesi come l’Italia, l’Olanda o la Germania, dove è stato scoperto un bordello con 100 ragazze schiave marchiate a fuoco come animali.

In Svezia le ragazze salvate sono aiutate in molti modi. Tutti gli 11 paesi del Baltico hanno leggi simili. Norvegia e Finlandia addirittura perseguono penalmente un loro cittadino che compra sesso all’estero. Persino la Danimarca, detta “il bordello del Baltico” ha cominciato a cambiare e in Inghilterra, Germania e Olanda si comincia a cambiare idea.

L’Economist ha detto chiaramente che metà delle famose donne in vetrina ad Amsterdam non sono lì per libera scelta.


E In Italia?

In Italia abbiamo questa buffonata di una Carfagna, diventata ministro non si sa per quali meriti, che sbandiera un disegno di legge contro il mercato del sesso, poi non ne fa niente e comunque parla solo di punire la prostituzione in luoghi pubblici, il che vuol dire relegarla a case chiuse, così che sarebbe molto più difficile individuarla. E di colpo tutto si è spento. Visto che cliente primo da punire sarebbe un certo Cavaliere.


Del resto dopo i bordelli di Villa Certosa e Palazzo Grazioli una legge simile e fatta da un Ministro simile sarebbe solo una baldraccata.


Il povero B avrebbe solo qualche processo in più da cui doversi difendere con mezzi impropri.



Masada 1105. Governo bagascio
http://masadaweb.org 


Di : viviana vivarelli

venerdì 12 Marzo 2010


[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:05]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota




OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


 
E la Papi Girl è assessore

di Claudio Pappaianni



Emanuela Romano, una delle protagoniste dei festini del premier,
si occuperà di lavoro e industria a Castellammare di Stabia. 

«Sono un tecnico», assicura lei.

"L'espresso" l'aveva fotografata con le amiche in Sardegna
 

              
       Emanuela Romano e Silvio Berlusconi



Alla fine, dopo tanto penare, è arrivato un incarico anche per lei, l'ultima della "Papi girl" partenopee ancora senza poltrona.

Emanuela Romano, 29 anni, è stata nominata assessore al Comune di Castellammare di Stabia dal neoeletto sindaco, l'ex pm antimafia Luigi Bobbio che un mese fa era riuscito nell'impresa di espugnare la roccaforte rossa.

A lei vanno deleghe pesanti, specie in un'area come quella stabiese interessata da una lunga e profonda crisi industriale: Lavoro e politiche sociali. «Sono stata chiamata come tecnico», tiene a precisare, «perché la mia laurea in psicologia e una serie di master mi consentono di aver sviluppato una serie di competenze sulle problematiche sociali e occupazionali».

Fondatrice del comitato «Silvio ci manchi» insieme con Francesca Pascale e Virna Bello, a novembre del 2006 era salita per la prima volta sul volo privato del Cavaliere per una festa a Villa Certosa con le altre avvenenti leader del movimento.

"L'espresso"
pubblicò le foto , Emanuela negò di riconoscersi.
Francesca Pascale, la sbugiardò subito: «Ma scherziamo? Come fa Emanuela a dire che non c'era? Siamo state ovunque, noi tre, a Olbia, a Vicenza, ovunque al seguito del presidente, anche quando non era premier».

Il 13 luglio 2007, al termine di una manifestazione di Forza Italia a Piazza del Plebiscito, il premier le volle nuovamente tutte insieme sullo stesso aereo, stavolta per una cena privatissima sulla pista di Capodichino.

Virna diventerà in breve tempo assessore al Comune di Torre del Greco.

Francesca, ex velina di provincia nella trasmissione "TeleCafone" in onda su un'emittente locale, dopo un incarico accanto a Berlusconi a Rom, oggi, è consigliera provinciale a Napoli, grazie a una costosissima campagna elettorale e il sostegno incondizionato del partito.


Emanuela, invece, puntava a essere eletta alla Camera o all'Europarlamento. «Candidature mancate per un soffio» scrive oggi nella sua biografia on line. La delusione si è tramutate presto in rabbia e il 29 aprile 2009, suo padre andava a protestare vivacemente, minacciando di darsi fuoco davanti a Palazzo Grazioli.

Così nell'ultimo anno, il coordinatore regionale del PDL, il sottosegretario Nicola Cosentino, si è prodigato per trovare una sistemazione adeguata alla pupilla del premier.

E dopo tante promesse non mantenute, un mese fa arriva la candidatura alle elezioni regionali in Campania, con la promessa di un posto nella giunta del Presidente Caldoro.

Stavolta, contrariamente a quanto era stato per la Pascale, il partito al suo fianco non c'è ed Emanuela sarà la meno votata in assoluto del Pdl.

Addio Giunta Caldoro, addio sogni di gloria.

Non resta che la nomina a Castellammare che, seppur prestigiosa, suona come la più classica delle scalate fantozziane: dalla doppia pianta di ficus e poltrona in pelle umana a uno scranno di legno in periferia.

Comunque, un discreto stipendio, che di questi tempi in Campania non è poca cosa.


(07 maggio 2010)

http://espresso.repubblica.it/

 
[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:13]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Mignottocrazia. Del Giudice, la ex meteorina di Fede diventa assessore provinciale a Napoli


 NAPOLI
- Dieci giorn i fa, quasi tremò al telefono: «Pronto? Noooooo, non rilascio interviste. Non c’è ancora nulla di ufficiale». Ma ora che l’ufficialità è quasi ghermita, ecco cosa raccontò: «E basta con questa storia della meteorina, vinsi un concorso di moda e il premio fu quello di partecipare ad alcune registrazioni del Meteo del Tg di Fede. Da allora nessuna comparsata in tv. Ho fatto seriamente politica. Certo, con Berlusconi: è l’unico che crede e investe sui giovani». La statuaria militante berlusconiana, Giovanna Del Giudice, 26 anni, ha coronato il suo sogno: sarà nominata nelle prossime ore assessora provinciale alle politiche giovanili e alle pari opportunità della giunta Cesaro. È stata candidata alle elezioni regionali, ma non ce l’ha fatta, arrivando trentunesima su trentadue candidati. Sebbene con un bottino di voti non irrilevante: 4166 preferenze. Doveva essere in lista anche alle Europee. Ma poi... si sa cosa accadde. «Mi sto laureando in Giurisprudenza: ho chiesto la tesi in diritto comunitario. Sono di San Sebastiano al Vesuvio, faccio l’imprenditrice, settore abbigliamento: Dg fashion srl è l’azienda di famiglia. Faccio politica da sempre: ho collaborato con i parlamentari Maria Rizzotti, Enzo Ghigo e Gilberto Pichetto Fratin ».

Cosa pensa di Fini? «Grande oratore, ma non ha lo stesso carisma del Presidente». Chi presidente, Berlusconi? «Certo, c’è solo lui». Mai stata a Villa Certosa? «No, mai». Cosa pensa delle critiche sulla moralità del premier? «Accuse gratuite. In giro ci sono troppi moralisti. Lui non fa nulla di male. Paga per essere un uomo allegro e sincero. Che trasferisce a tutti il suo entusiasmo».

Bellezza e politica: binomio perfetto

Forse quello stesso, contagioso entusiasmo che ha consentito alla Del Giudice di spiazzare ogni altra diretta concorrente all’assessorato. Persino la superaccreditata Francesca Pascale, ex valletta di Telecafone, che in consiglio provinciale siede di diritto per essere stata eletta e per questo ha da sempre nutrito ambizioni da assessora, prima in Regione e poi in Provincia: «Preferisco rimanere su Roma dove lavoro presso il ministero dei beni culturali — ha più volte commentato quest’ultima con un po’ di sufficienza — e tornare a Napoli per le convocazioni del consiglio».

La Del Giudice invece no. Ha tenacemente insistito: da meteorina per caso ad assessora per Cesaro, passando dalla piazza televisiva a piazza Matteotti. Intanto la sua nomina non rischia più di saltare come ha temuto qualche giorno fa. L’incertezza è dettata esclusivamente dal giro di valzer che interessa i tre assessori in quota Udc. Infatti, Cesaro è intenzionato a difendere a spada tratta il suo vicepresidente, il rettore della Parthenope Gennaro Ferrara, per il quale sarebbero pronte pure le deleghe alla legalità e alla sicurezza, già dell’ex assessore Franco Malvano. Anche Nello Palumbo vola verso la riconferma, mantenendo la sua delega all’urbanistica, mentre la new entry dei centristi dovrebbe essere rappresentata da Piergiorgio Sagristani, consigliere provinciale di Sant’Agnello, comune della penisola di cui è stato sindaco, e già assessore provinciale alla solidarietà sociale in quota Pd della giunta Di Palma, che dovrebbe sostituire Valeria Casizzone, destinata all’Ept di Napoli. Francesco Mallardo, poi, del Nuovo Psi di Caldoro, sarà assessore al personale e al commercio. Marco Di Stefano, ex di An, all’edilizia scolastica e ai trasporti marittimi. Ma la vera sorpresa (benché più volte annunciata) sarà rappresentata proprio da Giovanna Del Giudice, che sarà assessora alle politiche giovanili e alle pari opportunità. «Ho lavorato da sempre nel partito, sono cresciuta in Forza Italia. La mia famiglia ha votato puntualmente a destra. Ora, dopo la campagna elettorale per le regionali, ho imparato tante cose: a seguire i problemi quotidiani della gente, a considerare l’importanza di mantenere un forte contatto con il territorio. Vorrei impegnarmi su questo. E sostenere le sane ambizioni dei giovani». Sarà pur legittimo chiedere che tempo farà a palazzo Matteotti? «Basta con questa storia, giudicatemi per ciò che saprò fare. Senza pregiudizi».

Fonte: Corriere.it
 

OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota






L'Espresso ha prodotto un'inchiesta attraverso la quale ci dice che fine abbiano fatto le "papi-girls", che hanno allietato il lettone di Putin, o le panchine sulla collinetta tarocca di Villa Certosa, o le "dépendances" di Villa San Martino, i bagni di Palazzo Grazioli... Nessuna è rimasta a piedi. In fondo, il Cav. è persona generosa, specie quando può essere generoso con soldi della collettività, oppure degli azionisti Mediaset. (azienda quotata in borsa) Questo l'articolo
:


[le "papi Girls"? Tutte in carriera...]
di Claudio Pappaianni ed Emiliano Fittipaldi - L'Espresso


Un'estate fa lo scandalo dei festini. Ma quasi tutte le ragazze che frequentavano il Cavaliere hanno fatto strada. Tra politica e show, ecco dove sono finite


Alcune sono diventate assessori e ministre della Repubblica.

Altre hanno girato film e spot per la televisione.
Poche fortunate sono finite sulle copertine dei settimanali della Mondadori, una ha dato la maturità da privatista e deve scegliere a quale università iscriversi, molte continuano a fare le escort.

Tutte, al di là di cosa fanno e cosa diventeranno, resteranno
nell'immaginario collettivo come le "Papi Girls", l'esercito di belle donne che per due stagioni ha ballato alle feste di Villa Certosa e frequentato le stanze di Palazzo Grazioli, la residenza romana del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.


A un anno dagli scandali firmati Noemi Letizia e Patty D'Addario, il premier dice di aver cambiato vita. Con il divorzio da Veronica Lario è tornato single, anche se le battute sul gentil sesso continuano ad essere uno dei suoi cavalli di battaglia.

Di liaison ufficiali nemmeno l'ombra. L'estate 2010 è appena iniziata, ed è probabile che ai vecchi bagordi sardi Silvio preferirà la quiete del castello di Tor Crescenza, la dimora dei Borghese immersa nel verde a cui fa sempre più spesso visita, location per matrimoni (organizzati dalla Relais le Jardin, società del genero di Gianni Letta) ben lontana da occhi indiscreti.

Profumo di Noemi - Ma che fine hanno fatto le ragazze che collezionavano ciondoli a forma di farfallina e si facevano tatuare sulla caviglia frasi tipo: "L'incontro che ha cambiato la mia vita:
S.B."? L'elenco delle fanciulle che sono entrate in confidenza con Silvio e con le prime pagine di quotidiani importanti e periodici rosa è lungo.

Partiamo da Noemi Letizia, che minorenne partecipò al capodanno 2007 a Villa Certosa e che chiama ancora oggi "Papi" il Cavaliere che presenziò al suo diciottesimo compleanno.

Dopo essere passata dal chirurgo plastico, punta ancora sul cinema e sogna di sfondare nel mondo dello spettacolo. Poche occasioni,finora. Quest'anno ha seguito corsi di dizione e canto, e ha studiato italiano e matematica da privatista. Da qualche giorno è ragioniere:

"L'esame di maturità? La ragazza ha sfiorato il massimo dei voti", dice il padre Elio. Noemi andrà all'università, ma intanto sta lavorando per lanciare una linea di abbigliamento e profumi, "Noemi L.". L'estate la passerà in Sardegna.

Escort e dintorni - Patrizia D'Addario, invece, non fa più la escort. La donna che ha registrato la voce del premier in camera da letto e che ha dato il nome a un emendamento della legge sulle intercettazioni, ha scritto due libri sulle sue avventure ("Gradisca Presidente" è uscito a novembre ma non è mai entrato in classifica, la prossima fatica - legge bavaglio permettendo - dovrebbe uscire a dicembre).

Da poco Patrizia ha ottenuto la licenza edilizia per costruire il famoso residence sui terreni di famiglia. Una pratica bloccata da 40 anni, tanto che chiese aiuto (inutilmente) al Cavaliere durante l'incontro del 4 novembre 2008.


Giampaolo Tarantini
, oltre alla D'Addario, ha portato a via del Plebiscito altre ragazze e modelle che hanno guadagnato gettoni di presenza per passare una sera insieme al leader: Graziana Capone, detta l'Angiolina Jolie di Bari, da gennaio collabora con Roberto Gasparotti, l'esperto che cura l'immagine televisiva di Berlusconi.

La prostituta Terry De Nicolò, famosa per essersi concessa anche all'ex assessore del Pd Sandro Frisullo, fa la ragazza immagine e di tanto in tanto appare nei salotti tv di Michele Santoro, Monica Setta e Gad Lerner. Durante l'anno si è anche dovuta difendere dalle (presunte) persecuzioni del finanziere che coordinava le inchiese sul premier, il colonnello Nicola Paglino, arrestato qualche settimana fa anche per stalking.

Vanessa Di Meglio, a Palazzo Grazioli il 5 settembre 2008, è invece stata avvistata a Parigi: sembra che faccia ancora l'accompagnatrice.

Chi sta provando a trasformarsi da "Ape Regina", questo il nomignolo affibbiatole da Dagospia, in protagonista di fiction Mediaset è invece Sabina Began, la ragazza col tatuaggio che ha presentato Tarantini al Cavaliere: ancora molto vicina a Silvio, ha strappato una particina ne "Il falco e la colomba" (in conferenza stampa è scoppiata a piangere lamentandosi dei tagli in montaggio sul suo personaggio, praticamente muto) e un'altra in un horror Usa in fase di pre-produzione: si intitolerà "The reapers", regia di tal Sargon Yoseph.

Niente di eccezionale, ma sempre meglio di Barbara Montereale, la girl amica di Emilio Fede che scattò le foto nei bagni di Palazzo Grazioli: nel suo carniere ha solo uno spot per una catena di negozi di gioielli, la "Giallo Oro" di Bari in compagnia di Corrado Tedeschi e Gigi di Gigi e Andrea.

I love Naples - Berlusconi, si sa, ama la città del Vesuvio e adora le sue abitanti. A parte Noemi da Casoria, le Papi Girls che parlano con accento del Golfo non si contano. Il Cavaliere è generoso, e nonostante i chiacchiericci e le malelingue, un anno dopo sembra averle piazzate tutte, o quasi. La stragrande maggioranza si è buttata in politica. Francesca Pascale, fondatrice del comitato "Silvio ci manchi" ed ex velina di Telecafone, nel novembre 2006 saliva sull'aereo privato di Silvio, destinazione Villa Certosa.

Insieme a lei le avvenenti Emanuela Romano e Virna Bello, oltre alle gemelline De Vivo. Da allora la Pascale ha lavorato nell'ufficio stampa di Forza Italia, poi con il sottosegretario Francesco Giro. Alle ultime elezioni è stata eletta consigliere provinciale con 7500 voti (tre anni prima alle comunali ne aveva presi 83).


L'agognata poltrona da assessore, però, l'ha guadagnata l'ex meteorina Giovanna Del Giudice, già ragazza immagine del Billionaire e frequentatrice del famoso corso di formazione targato Pdl nel quale si allevavano le ragazze da mandare a Bruxelles.

Il presidente Luigi Cesaro, nonostante Giovanna sia arrivata penultima alle regionali, gli ha consegnato le deleghe alle Pari opportunità e alle politiche giovanili. Di recente Giovanna ha litigato in radio con Luca Telese e Giuseppe Cruciani che le chiedevano quali fossero le sue esperienze: "Non fate battute maliziose solo perché una donna ha avuto un incarico politico", ha detto salutando i conduttori.

Un posto al sole - Emanuela Romano, dopo infinite peripezie culminate nel gesto del padre che si è dato fuoco davanti a Palazzo Grazioli è assessore al Lavoro a Castellammare.

Virna Bello, l'ultima del terzetto del comitato, ex pr di Torre del Greco chiamata dagli amici "la Braciulona", è diventata assessore all'Istruzione nella sua città natale (ma la nomina le è stata revocata qualche mese fa).

Le altre vip care al presidente, le sorelle Valanzano, stanno seguendo carriere diverse: Benedetta recita in "Un posto al sole" e ha ballato sotto le stelle con Milly Carlucci; l'avvocato Maria Elena, nonostante la promessa di varie candidature, è ancora a spasso. Ora potrebbe entrare a far parte dello staff del neogovernatore Stefano Caldoro.


Nunzia De Girolamo
, detta "la Carfagna del Sannio", brilla ovviamente su tutte: deputata dal 2008, era presente all'incontro ristretto di Palazzo Chigi che ha portato alle dimissioni di Nicola Cosentino.

Si vocifera che possa essere proprio lei a sostituire Nick l'Americano alla testa del Pdl Campano. In ultimo, Elena Russo, una delle cinque "raccomandate" nelle telefonate Berlusconi-Saccà: in un anno ha inanellato uno spot per Napoli finanziato dal governo e due fiction Mediaset. Dopo molto tempo passato in Sicilia per accompagnare il fratello che lavora come elettricista su un set. Nel futuro un viaggio in Lituania per dieci pose per un film tv, che dovrebbe andare su Canale 5 il prossimo inverno.


Tutte in Parlamento
- A parte l'inarrivabile Mara Carfagna che brilla ormai di luce propria, sono tante le ragazze di Silvio finite sugli scranni di Montecitorio e negli uffici di Strasburgo.

Licia Ronzulli, insieme a un gruppetto di avvenenti pulzelle, fu fotografata a Ferragosto 2008 sul motoscafo di Berlusconi, immagini che "L'espresso" pubblicò in esclusiva lo scorso luglio. Lei smentì di essere una habitué di Villa Certosa, ma fece un passo indietro quando la Montereale la indicò come la responsabile "della logistica dei viaggi delle ragazze: è lei che decide chi arriva e chi parte. E smista nelle varie stanze". Ex caposala dell'ospedale Galeazzi di Milano, con quasi 40mila preferenze è stata eletta europarlamentare. Di recente ha difeso la Nutella dagli attacchi dei tecnocrati ("Nessuno potrà impedirci di fare colazione con pane e Nutella"), e all'ultimo meeting di Confindustria a Parma si è seduta a tavola tra il premier ed Emma Marcegaglia.


Anche Barbara Matera e Laura Comi, che hanno seguito il famoso corso di formazione, ce l'hanno fatta: la prima, ex letteronza della Gialappa's e annunciatrice Rai, è stata la più votata - dopo il suo mentore - nella circoscrizione Sud e sta battendo a Strasburgo tutti i record di attivismo.

La seconda ha presentato un'interrogazione sui giocattoli (prima di andare a Strasburgo lavorava come brand manager per la Giochi Preziosi) e promosso, insieme all'amica Gelmini e ai ministri Frattini e Bondi, la fondazione "Liberamente".


A colpi di tacco Elvira Savino, invece, è deputata.
Celebre per essersi presentata il primo giorno a Montecitorio con un tacco 14 marchiato Gucci, è lei a far conoscere Tarantini alla Began (sua compagna di appartamento a Roma).

Si è sposata un anno e mezzo fa con il napoletano Ivan Campili - testimone di nozze Berlusconi in persona - ed è finita in una brutta inchiesta della magistratura pugliese su mafia e appalti: accusata di aver aiutato una banda di malviventi a riciclare denaro sporco (nell'ordinanza ci sono anche nomi di spicco del clan Parisi), è di fatto scomparsa dalle cronache mondane e politiche dall'inizio del 2010.

Ufficialmente, ha scritto in una nota, per problemi di salute del figlio piccolo.Chi è sempre sulla breccia è invece Gabriella Giammanco, giornalista del Tg4 che Berlusconi volle inserire a sorpresa nelle liste siciliane per le politiche del 2008: nipote del boss di Cosa Nostra Michelangelo Alfano, condannato in via definitiva per mafia e morto suicida nel 2005, la reporter nata a Bagheria oggi si batte soprattutto contro la caccia e per la difesa degli animali ("grazie a me sono state introdotte agevolazioni fiscali a favore dei circhi senza animali") e fa coppia fissa nella Dolce Vita romana con il "direttorissimo" del Tg1 Augusto Minzolini.



Show-girl e ballerine
- Altre papi girls si sono invece dovute accontentare. Al corso per volare a Strasburgo c'erano anche Angela Sozio, Camilla Ferranti e Eleonora Gaggioli.

La rossa del Grande Fratello, fotografata da "Oggi" mano nella mano con il premier mentre passeggiavano nei vialetti della Certosa, non è mai stata candidata, nonostante le voci insistenti che venivano da via dell'Umiltà, sede del Pdl dove Frattini e Brunetta tenevano le lezioni.

Da qualche tempo ha lasciato il posto come contabile della società di Antonio Flora (imprenditore del ramo sanità) e lavora, anche lei, per Mediaset.

L'ultima fatica: giurato del reality "La pupa e il secchione", insieme ai giudici-colleghi Platinette, Claudio Sabelli Fioretti, Vittorio Sgarbi ed Alba Parietti.


Angeli e diamanti
- La compagna di banco Camilla Ferranti, ballerina e figlia di un medico del premier, vanta nel suo lungo curriculum una parte da tronista di "Uomini e donne" e una raccomandazione di Silvio Berlusconi ad Agostino Saccà intercettata dalla procura di Napoli.

È tra quelle che, nell'ultimo periodo, ha lavorato di più. In questi giorni è nei cinema protagonista di "Alice", prodotto dalla Videodrome e distribuito dalla Medusa, mentre nel 2011 tornerà su Mediaset: sarà attrice in "Angeli e Diamanti", una sorta di Charlie's Angels all'italiana.


Nemmeno la Gaggioli, anche lei finita nell'inchiesta - poi archiviata - su Saccà, può lamentarsi: dopo le lezioni non è stata candidata ("allieva sveglia e informata" raccontava "Il Foglio"), ma intanto ha recitato su Canale 5 nel tv-movie "Fratelli Benvenuti". Si prepara a sbancare il botteghino con il cinepanettone di Natale, senza dimenticare che nel 2008 ha avuto l'onore di presentare il concerto della polizia di Stato.

Pure le altre due "raccomandate" non sono restate con le mani in mano: Antonella Troise, che il Cavaliere definiva affettuosamente una "pazza pericolosa", ha girato "Negli occhi dell'assassino" (Canale 5 in prima serata) e un cammeo in un'altra serie di quattro puntate, mentre Evelina Manna, dopo aver comprato una casa a via Giulia da 950mila euro, ha girato come protagonista il mistery "La donna velata", in arrivo sui piccoli schermi. Ovviamente Mediaset.



Starlette in cerca d'autore
- Le Papi Girls sono tante, e sono ovunque. Non tutte hanno avuto lo stesso destino. Se le gemelle De Vivo sembrano in sonno e l'aristocratica Virginia Sanjustda tempo si è ritirata a vita privata.

Susanna Petrone (con la Renzulli fotografata sul Magnum 70 di Berlusconi nell'estate del 2008) non ha ottenuto la candidatura alle europee ma è la conduttrice sexy di Guida al Campionato (Mediaset) e regina del gossip milanese.

Siria De Fazio, conosciuta come la "lesbica" del GF9, fa ancora show come mangiafuoco, ma non ha ancora sfondato nel jet-set dello spettacolo.

Nessuna notizia recente della vincitrice di "Un-Due-Tre Stalla", Imma Di Ninni, due volte ospite a Villa Certosa, né delle gemelline e meteorine Ferrera, mentre la collega del Meteo 4 Francesca Lodo oggi è nota soprattutto alle riviste rosa e al pm Frank Di Maio, che la interrogò per l'inchiesta su vip e cocaina.

Carolina Marconi (finita secondo i racconti di Tarantini due volte a Palazzo Grazioli) si è sposata pochi mesi fa con l'imprenditore Salvatore De Lorenzis, il re delle slot-machine del Salento, mentre l'altra attrice venezuelana Aida Yespica (che Berlusconi presentò addirittura al presidente Chavez) resta una delle show girl più note d'Italia.

Anche Barbara Guerra, ex Fattoria, è ancora un personaggio in cerca d'autore: l'ultima apparizione è nella giuria di Sanremo per l'elezione del più bello d'Italia 2010, con lei Lele Mora, Alfonso Signorini e Siria De Fazio.


Più fortunata Nicole Minetti, l'igienista dentale del Cavaliere: buttati spazzolini e filo interdentale, è stata eletta consigliere per la Regione Lombardia alle ultime elezioni. Ora passa le giornate seduta vicino a Renzo "la trota" Bossi.



Insomma, quasi tutte le Papi Girls se la passano bene.

Brave e capaci?

"Per fare questo mestiere" ha detto al mensile di Mondadori "First" la Manna "non serve lo sculettare delle vallette tivù.

Il giro dei soldi è tale che se non vali nessuno ti prende, non serve essere raccomandati". Se lo dice lei...


[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:16]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vale la pena chiedere se lo tagliaranno

oppure no

il numero di questi

mangiapane a tradimento?




Dizionario della corruzione                                             



Tutte le voci che bisogna conoscere per orientarsi nel mondo dei furbi.
Dalla A alla Z, passando per la Q di quattrini
 

di Manuele Bonaccorsi  


Anemone Diego. È il recordman dell’edilizia: 65 appalti in sei anni, 422 milioni di euro di lavori pubblici dal 1999 al 2009. Gode delle attenzioni di Angelo Balducci, ex provveditore alle Opere pubbliche del Lazio e uomo di fiducia di Guido Bertolaso per il G8 della Maddalena e i mondiali di nuoto di Roma. Per passatempo compra e ristruttura le case di uomini influenti. La sua lista di beneficiari, contenente oltre 400 nomi, sta facendo tremare i palazzi della politica. Per lui, dopo tre mesi di carcere, sono scaduti i termini di custodia cautelare. Al Salaria sport village, il centro benessere dei massaggi di Bertolaso, stanno preparando una festa per la sua scarcerazione.

Balducci Angelo. È l’uomo chiave della cricca. Impressionante la sua ragnatela di contatti e la quantità di opere pubbliche da lui assegnata. Quasi sempre al sodale Anemone e alle sue imprese. Con Anemone, tramite la moglie Rossana Thau, Balducci è anche direttamente in affari, nella società Erreti film; e il figlio Lorenzo, attore molto raccomandato, è stato comproprietario con Anemone del Salaria sport village. Dopo essere stato provveditore alle Opere pubbliche del Lazio, dimostrate le sue straordinarie capacità alla Maddalena e per i mondiali di nuoto, Balducci viene promosso al ruolo di presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. È di casa in Vaticano: gentiluomo di sua santità, componente del comitato di saggi di Propaganda fide, importante holding immobiliare del Vaticano, è amico personale del cerimoniere pontificio Francesco Camaldo. Al quale, in passato, ha anche prestato del denaro. Dai tempi di Calvi non si trovava nulla del genere. Se decidesse di parlare tremerebbero anche i santi in paradiso.

Conti esteri. Dove finivano i proventi dell’attività criminale della cricca? Secondo i pm di Perugia molte risposte potrebbero venire dai presunti conti esteri, in Svizzera e a San Marino, di Anemone e Balducci. Una rogatoria internazionale è stata inviata anche allo Ior, Istituto opere religiose, la banca vaticana. Ma gli investigatori sono scettici. Mai richiesta d’informazioni inviata oltretevere ha ricevuto risposta.

Dimissioni. Quelle di Scajola, prima vera vittima della Cricca spy story. Quelle, attese e sempre rinviate, di Guido Bertolaso, il potente capo della Protezione civile. E le tante che potrebbero arrivare: Bondi, Matteoli, per restare ai ministri coinvolti nelle intercettazioni.

Evaldo Biasini. Per gli amici, don Bancomat, di professione sacerdote. È l’uomo che custodiva il cash di Diego Anemone. Contanti e preziosi, nascosti in una cassaforte nei locali della Congregazione del preziosissimo sangue di Cristo. Chissà la sorpresa degli investigatori quando hanno trovato tutto quel bendidio - oltre un milione di euro - dietro una tela sacra del Seicento, nella sacrestia di don Evaldo. Anemone chiedeva al prete 50mila euro poco prima di un appuntamento con Guido Bertolaso. La prova è nelle intercettazioni. Chissà perché?

Figliolia Ettore. Pochi lo conoscono. Ma il suo è un nome che ritorna spesso. È, con Balducci, uomo di fiducia di Propaganda fide. È capo di gabinetto di Francesco Rutelli, quando era vicepremier e ministro dei Beni culturali. È un ex avvocato dello Stato, che spesso si trova a far da arbitro in contenziosi che riguardano la cricca. Infine, per anni è stato responsabile legislativo della Protezione civile, l’uomo che redige le delicatissime ordinanze in deroga. Fino all’anno scorso, con una paga di 80mila euro, era ancora consulente giuridico di Bertolaso. Una eminenza grigia che appare ovunque.

G8 della Maddalena. La splendida isoletta della Sardegna nel 2008 diventa la seconda casa della cricca. Il commissario straordinario è Guido Bertolaso, il soggetto attuatore è Angelo Balducci, alle bonifiche lavora Francesco Piermarini, il cognato di Superguido. Nella struttura di missione è impegnato anche Mauro Della Giovanpaola, pure lui inquisito. E la gran parte degli appalti finisce nelle tasche di Anemone. Che, con la complicità di Balducci, prova a far lievitare i costi. Nei cantieri, sottoposti al segreto di Stato, gli ispettori trovano lavoro nero. Più che la Maddalena sembra l’Asinara. Bertolaso è costretto a intervenire per limitare i costi. Assegna all’ingegner Gian Michele Calvi, l’uomo del progetto C.a.s.e. a L’Aquila, il ruolo di soggetto attuatore e il compito di redigere una relazione. Che viene vidimata proprio da Angelo Balducci, divenuto intanto presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. I cantieri, però, non si chiudono in tempo. E il G8 viene spostato a L’Aquila.

Hotel. ”L’arsenale” della Maddalena viene assegnato per 41 anni alla Mita resort, società del settore turistico di Emma Marcegaglia, per la ridicola cifra di 600mila euro l’anno. In quasi mezzo secolo la Regione Sardegna riceverà 65 milioni di affitto, per un’opera che ne è costata 209. Ma un hotel è anche il Griffi, dove i funzionari pubblici Mauro Della Giovanpaola e Fabio De Santis, alti dirigenti della struttura pubblica nata per gestire gli appalti per il 150o anniversario dell’Unità d’Italia, ricevono le prostitute inviate dall’imprenditore Diego Anemone: «Non è che poi arrivano due stelline del cazzo … che poi è una cosa che non va bene... anche perché se no non le fanno entrare... lì ci sono tutti i marmi, i dipinti... i cazzi». Chi parla è Della Giovanpaola. Dall’altro lato della cornetta, Anemone ridacchia. È il punto più basso raggiunto dalla cricca.

Indagini. Il filone fiorentino dell’inchiesta - quello che riguarda l’appalto per la scuola della Guardia di finanza, reclamato a gran voce dal patron della Btp Riccardo Fusi, anche con l’aiuto dell’amico Denis Verdini - entrerà subito nel vivo, con l’apertura del processo, il 15 giugno. Per quanto riguarda l’inchiesta sulle grandi opere - G8 della Maddalena e mondiali di nuoto - di casa a Perugia, le indagini sono ancora in corso.

L’Aquila. Terribili le risate, la notte del 6 aprile 2009, tra Maria De Vito Piscicelli e il cognato Francesco Gagliardi. «Qui bisogna partire in quarta... non è che c’è un terremoto al giorno... eh, certo, io ridevo stamattina alle tre e mezzo dentro il letto». Piscicelli lavora, tramite il consorzio Novus, alla piscina di Valco San Paolo, per i mondiali di nuoto. È spesso in affari con la Btp di Riccardo Fusi, che a L’Aquila si aggiudica, tramite il consorzio Federico II, alcuni appalti. Nelle intercettazioni, il 9 aprile, Piscicelli e il cognato parlano ancora di terremoto: «Ma già mi hanno chiamato a me, la prossima settimana devo dare sei escavatori... venti camion». La Dia, intanto, indaga sulle infiltrazioni della criminalità negli appalti gestiti dalla Protezione civile a L’Aquila.

Mondiali di nuoto. Sono le gare dei record, afferma il sindaco Alemanno. Come smentirlo: due commissari, Balducci e Claudio Rinaldi, entrambi inquisiti. Milioni di euro (circa 400) vengono assegnati a imprese private per realizzare o ingrandire impianti, che non ospiteranno mai i grandi campioni delle vasche, in deroga al piano regolatore. Complici i poteri speciali e la delibera del Consiglio comunale - era Alemanno - che sana tutte le varianti. Ma molte piscine vengono sequestrate dalla magistratura, dopo le indagini del pm Sergio Colaiocco. Sono indagati anche Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore dei mondiali di nuoto, e il senatore Pdl Paolo Barelli, presidente della Federazione italiana nuoto. Ora Roma si candida per le Olimpiadi del 2020. Bel coraggio.

Nos. Acronimo di Nulla osta segretezza. Un documento che permette a poche e selezionatissime imprese di realizzare lavori su strutture pubbliche “sensibili”. Anemone lo aveva, e lo custodiva gelosamente. Grazie al Nos l’imprenditore di Settebagni riesce a ottenere appalti di tutto rispetto. Il carcere di Sassari, ad esempio. La ristrutturazione della sede dei servizi segreti in piazza Zama (11 milioni di euro). Grazie anche all’interessamento del generale dei servizi Pittorru. Pure lui, come il ministro Scajola, vittima di sconosciuti beneffatori che gli hanno pagato la casa, in via Merulana a Roma, a sua insaputa.

Ordinanze della Protezione civile. Sono la cosa meno democratica che esista in democrazia. Un concentrato di Ancien régime sopravvissuto a Rivoluzione francese e Risorgimento. Forniscono ai commissari nominati dal governo il potere di agire in deroga alle leggi. Non sono sottoposte a un voto parlamentare, non le controllano la Corte dei conti e la Corte costituzionale. La Protezione civile di Bertolaso, in 9 anni, ne ha varate circa 700, una ogni cinque giorni. Non solo per affrontare le catastrofi naturali ma anche per il traffico, i viaggi pastorali del papa, i cosiddetti grandi eventi. Senza un abuso delle ordinanze di Protezione civile, la cricca non sarebbe mai esistita.

Perugia. È il centro d’Italia, e non solo geograficamente. La Procura della città umbra gestisce con mano d’acciaio le indagini. E lascia filtrare sui quotidiani, col ritmo di un orologio svizzero, i documenti che inchiodano la cricca. Per competenza il processo si sarebbe dovuto celebrare a Roma. Ma nelle indagini spunta il procuratore romano Achille Toro. I faldoni, dunque, raggiungono Perugia. Ma il trasferimento viene contestato, il gip ritiene il tribunale umbro non competente a indagare. Il 14 maggio il riesame conferma la competenza di Perugia.

Quattrini. Tanti, troppi, quelli che girano nelle mani della Cricca. I soldi viaggiano in contanti. O in assegni da 12.500 euro, la soglia massima oltre la quale scattano i controlli automatici della Finanza. Per pagare la casa di Scajola, l’architetto Zampolini, che agisce su mandato di Anemone, è costretto a firmarne ottanta. Chissà che dolore alla mano.

Ristrutturazioni. Quelle realizzate da Diego Anemone nelle case dei vip. Qualche nome? Claudio Rinaldi, commissario per i mondiali di nuoto; Guido Bertolaso, in almeno tre occasioni; il ministro Scajola e l’ex ministro Lunardi; il ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio; il presidente del Csm Nicola Mancino; Salvo Nastasi, capo di gabinetto del ministro Bondi; monsignor Camaldo, cerimoniere del pontefice. I nomi sono 400, gli investigatori ne avranno per i prossimi anni.

Salaria sport village. È il 16 dicembre 2008. Anemone dà ordine al suo factotum Simone Rossetti di svuotarlo, in vista dell’arrivo di Guido Bertolaso per un massaggio. Rossetti esegue, non prima di essersi accertato, discutendo con l’ex ballerina del “Cacao meravigliao” Regina Profeta, che la bionda massaggiatrice assegnata a san Guido possegga un bikini un po’ stretto. Poi aspetta fuori, chiacchierando con la scorta di Bertolaso. Diego Anemone lo chiama spesso, non sta più nella pelle. Quando, col trascorrere dei minuti, capisce che dentro il centro massaggi sta andando tutto per il verso giusto esulta: «Stanotte con Bertolaso abbiamo guadagnato 500 punti». Per Superguido, però, si tratta di un innocente massaggio. Ma fra tutti i centri benessere d’Italia il sottosegretario va a farsi curare la cervicale proprio nel centro di Diego Anemone, che ha vinto centinaia di milioni di euro di appalti assegnati dalla Protezione civile. Lo stesso centro - Bertolaso è costretto ad ammetterlo “spontaneamente” prima che i giornali diffondano la notizia - nel quale i giardini sono stati progettati dalla moglie Gloria Piermarini, al modico prezzo di 25mila euro. Lo stesso imprenditore che ha ristrutturato due sue case e il suo ufficio. Qualcosa non va, nella difesa di Bertolaso. Della serie o c’è o ci fa.

Toro Achille.
È un grande navigatore nel porto delle nebbie, come viene chiamata, tra gli addetti ai lavori, la Procura della Repubblica di Roma. Magistrato, responsabile dei reati contro la pubblica amministrazione, secondo gli inquirenti fu lui a informare la cricca, tramite il figlio Camillo, dipendente del ministero delle infrastrutture, delle indagini fino ad allora condotte dalla Procura fiorentina. Appena riceve la notizia, Balducci si reca a palazzo Chigi, per parlarne a chi di dovere.

Unità d’Italia. Non c’è migliore festeggiamento per il 150o anniversario del Risorgimento, che un bello scandalo a base di corruzione. L’Italia mantiene fede alla sua antica tradizione, sin dai tempi della destra storica e della Banca romana. I preparativi per i festeggiamenti, grande evento di Protezione civile, sono gestiti dalla Struttura di missione di via della Ferratella, dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo. A capo c’è Mauro della Giovanpaola, al suo fianco c’è Fabio De Santis. Insieme assegnano decine di appalti. Il nuovo auditorium di Firenze lo costruisce Diego Anemone; nel nuovo palazzo del cinema di Venezia troviamo un’altro nome noto, un certo Enrico Intini, l’amico di Giampi Tarantini, quello dei festini a palazzo Grazioli con Silvio e le escort; ancora, il nuovo aeroporto di Perugia, 25 milioni di euro. Chi vince l’appalto? Elementare, un’impresa di Diego Anemone.

Vaticano. Non c’è scandalo che si rispetti senza le gerarchie ecclesiastiche. I soldi di don Bancomat, Balducci insignito degli onori propri di un gentiluomo di sua santità, le case nel centro di Roma di Propagandi fide vendute a poche lire agli uomini che contano e ristrutturate da Anemone, la strana figura del cerimoniere pontificio Camaldo. E ancora, Bertolaso ricevuto con tutti gli onori dal papa a pochi giorni dallo scoppio dello scandalo. E, poche settimane fa, i finanziamenti in deroga assegnati all’ordine San Giovanni di Dio, braccio della sanità privata vaticana, per la ricostruzione di un ospedale in Cile.

Zampolini. È l’architetto di Diego Anemone. Ma molto spesso si trova a far da corriere del denaro. È uno dei pochi, insieme al commercialista della cricca Stefano Gazzani, che può svelare il giro economico degli indagati e portare allo scoperto la pistola fumante. Ed è uno dei pochi che sta collaborando con la magistratura, svelando retroscena inquietanti. L’ordine degli architetti lo ha sospeso. Ma almeno Zampolini sta evitando il carcere. Per i giudici arrestarlo non è necessario. La sua collaborazione è invece fin troppo utile. 

21 maggio 2010

OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

 
 
 
COME è PICCOLO IL DEMI MONDE BERLUSCONIANO: GRATTA MARA E TROVI IL FIGLIO DI CARBONI - CHIEDETE ALLA NOSTRA MINISTRA DELLA SUA LUNGA STORIA CON IL RAMPOLLO DI FLAVIO CARBONI E DEI SUOI PIANTI QUANDO IL SUO MARCO VENNE SBATTUTO A REGINA COELI - UN GENTILUOMO CHE LA RICOMPENSÒ COSÌ: "CONVIVEVAMO, CON MARA ERA UNA COSA SERIA ANCHE SE, COME DONNA DI CASA NON ERA UN GRANCHÉ" (DEL RESTO PAPI SILVIO FECE ANCHE PEGGIO RIVELANDO UN INDICIBILE SEGRETO: "MARA HA LE GAMBE UN PO’ PELOSE") - MENTRE CARBONI JR SARÀ ARRESTATO NEL 2006 ANCORA DAL PM WOODCOCK PER SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE DALLA QUALE USCIRÀ SENZA DANNI), MARA DECOLLA -





1 - DA CARBONI A PALAZZO CHIGI:
MIRACOLO MARA



Da Il Fatto Quotidiano (30 settembre 2009)



 Flavio Carboni



Dalla "Domenica del villaggio" in tv al ministero delle Pari opportunità passando per il Parlamento.

La parabola di Mara Carfagna ha dell'incredibile e merita di essere raccontata partendo dall'inizio. Nasce a Salerno e dopo un diploma al liceo scientifico va a studiare a Roma. Nel 1997 la svolta della sua vita è la partecipazione a MIss Italia, si classifica sesta e agguanta la fascia di miss Cinema.











 MARA CARFAGNA



La sua bellezza mediterranea la proietta nei giri romani che contano. Conosce Marco Carboni, figlio di Flavio, noto faccendiere coinvolto nel caso Calvi. Marco Carboni viene arrestato il 13 ottobre del 1999 e la sua fidanzata piange per il suo compagno, recluso a Regina Coeli.

Allora gli fu molto vicina, anche se lui l'ha ricompensata, dopo la sua ascesa al ministero con una dichiarazione agrodolce: "per me è stata una storia importante ma Mara non cucinava bene".




Nel 2002, Carboni junior sarà assolto dalle accuse e comunque a quel punto la sua strada si era separata per sempre da quella di Mara. Grazie anche al suo ex (ora è fidanzata con il costruttore Marco Mezzaroma) comunque, la ragazza di Salerno era riuscita a entrare nel casting per la selezione della ragazza che doveva presentare uno spot in una trasmissione calcistica della RAI. Di lì a poco entra nell'orbita Mediaset.


                      

MARA CARFAGNA

E mentre Marco Carboni continua a frequentare strani giri (sarà arrestato nel 2006 ancora dal pm Woodcock per sfruttamento della prostituzione in una vicenda di escort dalla quale uscirà senza danni), lei decolla.Diventa conduttrice della trasmissione

"La domenica del villaggio", dal 1998 al 2003, con Davide Mengacci. Il rosso presentatore
delle sagre nostrane, in un'intervista a "Il giornale" disegna un ritratto di lei degno di un notista politico: "ha esordito con me su Rete 4 mi diceva: ‘non so fare niente aiutami' ... non ha mai, dico mai parlato di politica in 4 anni che ha lavorato con me. Ma nemmeno a livello di ‘piove governo ladro'".


           

           MARA CARFAGNA


Nel 2006 conduce il programma Piazza grande insieme a Giancarlo Magalli ed è pronta per il grande salto. Viene "nominata" in Parlamento, grazie alla legge che prevede le liste bloccate, e qualche giornale, prevalentemente straniero, rimette in circolazione quelle fotografie molto sexy pubblicate dalla rivista Max solo un anno prima.
Per fortuna il futuro ministro ha avuto la forza di dire no a Tinto Brass. Quando gli chiesero perché aveva rifiutato una parte in un film del re dell'erotismo, lei disse: «sono timida e credo in certi valori».


Nel gennaio del 2007, alla serata dei Telegatti, Silvio Berlusconi disse, riferendosi a lei: «Se non fossi già sposato, la sposerei immediatamente». Chissà oggi, venuta meno la condizione ostativa, cosa direbbe il Cavaliere. Comunque allora Veronica Lario si infuriò. Spedì una lettera aperta a "La Repubblica" e pretese pubbliche scuse dal marito.



Mara Carfagna al mare


Il suo nome tornò sui 
giornali quando circolarono in
Parlamento e nelle redazioni dei giornali alcune trascrizioni di presunte intercettazioni sui suoi rapporti ravvicinati con
il Cavaliere.


Probabilmente si trattava di un falso messo in giro ad arte.
Ora si fa il suo nome per la presidenza della Campania.








1 - CARBONI ARDENTI PER MARA


Da Libero News - 15 maggio 2008

(http://magazine.libero.it/gossip/generali/ne8068.phtml)




 La nomina a ministro dell'ex miss Cinema fuori
dai confini nazionali ha suscitato un certo
interesse, neppure lusnghiero, solo in Gran
Bretagna e Germania.

« Berlusconi ha la più bella ministra del
mondo» ha titolato Bild dopo l'annuncio delle
poltrone.

Con una collega così, ha ironizzato il quotidiano tedesco, si può capire che i parlamentari italiani facciano fatica a concentrarsi per lavorare. E via con un servizio nell'edizione online in cui la storia della nuova ministra - o meglio scollatura, gambe e spaccata - veniva passata al dettaglio con tanto di chiosa in italiano, «Ciao bella».





 Mara Carfagna



«Ex modella topless» ha scritto il Daily Mail che, in pieno ossequio al suo spirito popolare ha aggiunto pure qualche foto ammiccante. «Non è il tipo di nomina che Gordon Brown farebbe per il suo governo», ha commenato nell'articolo Nick Pisa, «Ma Brown non è Berlusconi, playboy e uomo dai gesti politici ostentati».


Il Washington Post ha optato per un «Ex showgirl brilla nel cast femminile di Berlusconi», mentre l'Indipendent si è limitato a osservare che tutte e quattro le ministre di Berlusconi sono «bellissime». Hanno sorvolato il Times, il Financial Times, lo spagnolo El Pais, i francesi Nouvel Observateur, Le Monde, Libération e Le Figaro.




 Mara Carfagna


Ci ha pensato invece il corrispondente del Guardian, pur scegliendo di non mettere foto, a ricordare che la nomina dell'«ex modella» è stata piuttosto controversa per essere stata finita in mezzo tra Berlusconi e la moglie Veronica Lario, più che per aver posato nuda per delle riviste.
 
«Se non fossi sposato, sposerei te» le disse il Cavaliere alla cerimonia dei Telegatti nel 2007.


«Non prendo lezioni da chi crede di difendere la famiglia proprio mentre ne sta sfasciando una, quella di Berlusconi» disse l'onorevole Luxuria dopo un battibecco con lei in parlamento.





  Poco importa che adesso la Carfagna (che ha un blog) dica « Mi piacciono le minigonne e le indossavo quando facevo spettacolo. Ma c'è un abbigliamento adatto a ogni occasione ». È da quando ha inziato a interessarsi alla politica e a indossare completi irrepresensibili, culminato in un taglio corto di capelli, che l'interesse nei suoi confronti è aumentato.Così mentre da un lato la stampa ricorda la laurea in Giurisprudenza, le lezioni di danza classica e pianoforte e mai un pettegolezzo, dall'altro cerca una macchia nel suo passato. Con scarsi risultati. Alla fine sono quelli che la conoscono a scucire qualcosa. «Convivevamo, con Mara era una cosa seria anche se, come donna di casa non era un granché» ha detto al settimanale Chi l'ex fidanzato Marco Carboni mentre Berlusconi, dopo aver cantato per lei con Apicella alla festa di compleanno organizzatale dagli azzurri, svelò un indicibile segreto:

«Mara ha le gambe un po' pelose».






[19-07-2010]



[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:34]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Domine libera nos a nano




Non sono credente ma la prece che
ho trovato su questo blog mi è piaciuta molto.

Si potrebbero organizzare gruppi di preghiera, perchè no?


"Domine libera nos a nano!
Perché non se ne può più di questo satiro senile che sputa volgarità su tutto e tutti, e che contemporaneamente, con sommo sprezzo del ridicolo, pensa di essere bello, intelligente, alto e biondo.


Domine libera nos a nano!

Perché è sommamente inadeguato al ruolo che ricopre: grida ai quattro venti che non lo lasciano lavorare, quando è evidente che passa gran parte del suo tempo a fare più telefonate di un operatore di call-center, con l’unico obiettivo di tacitare l’informazione che già non controlla, mentre lui sì, che svolgendo un incarico pubblico, è pagato dai suoi cittadini per fare ben altro.

Domine libera nos a nano!
Perché, se il turpe Caligola aveva (solo) minacciato di rendere senatore il suo cavallo, costui sembrerebbe proprio capace di fare parlamentari o ministri alcune giumente predilette.

Domine libera nos a nano!
Perché sono imbarazzanti le sue frequentazioni con certi noti delinquenti internazionali che tiranneggiano i loro popoli.

Domine libera nos a nano!
Perché questo megalomane ritiene che dei terremotati dovrebbero essere in debito morale con lui tanto da riempire degli autobus e recarsi a Roma a fare le comparse nelle sue avvelenate manifestazioni di piazza, senza avere il pudore di ammettere che qualsiasi intervento attuato in simili frangenti era semplicemente nei doveri istituzionali di un governo che meriti di essere definito tale.

Domine libera nos a nano!
Perché non sappiamo cosa farcene del suo governo del fare (quello che gli pare) e del suo partito dell’amore (mercenario).
Domine libera nos a nano! Perché lui e i sui accoliti stanno sgretolando scuola, istruzione e ricerca, che sono da sempre l’unico investimento sicuro che un Paese serio si possa dare per esorcizzare la propria decadenza.

Domine libera nos a nano!
Perché questo paese ha bisogno urgente di sviluppare le proprie infrastrutture tecnologiche, e contemporaneamente di attuare un piano energetico fondato su fonti alternative, e non su centrali nucleari basate su tecnologie considerate già ora vecchie. E le immani risorse idriche necessarie al loro raffreddamento a chi e a che cosa verrebbero necessariamente sottratte?

Domine libera nos a nano!
Perché questo stesso paese non sente proprio il bisogno di alcun faraonico ponte sullo stretto, se escludiamo per dovere di cronaca i soliti furbetti del cantierino e le solite cosche mafiose del sub-appalto, sub-sub-appalto, sub-sub-sub-appalto, ecc. ecc.


Domine libera nos a nano!

Perché manco nello Zimbabwe funziona così!"




Nota:

Un vaffan preventivo a chi volesse fare la solita
battuta:

"Più lo insultano più lo ricaricano."
Ricordatevi che pure le Duracell alla fine si scaricano.




Dimenticavo,
anche questa è una bella giaculatoria. Io la farei recitare a memoria ai papiminkia con le ginocchia sui ceci.
 
 
Homepage > BLOG di Marco Travaglio 
Archivio cartaceo | di Marco Travaglio      
15 luglio 2010

Classe digerente


Ricapitolando. Il premier B. ha due processi per frode fiscale e appropriazione indebita, uno per corruzione giudiziaria e un’indagine per minaccia a corpo dello Stato, senza contare prescrizioni, reati depenalizzati (da lui), amnistie, insufficienze di prove, le archiviazioni per decorrenza termini.

Il suo braccio destro Previti è un pregiudicato per due corruzioni giudiziarie.

Il suo braccio sinistro Dell’Utri è un pregiudicato per false fatture e frode fiscale, poi ha una condanna in appello per mafia, un processo per estorsione mafiosa, uno per calunnia pluriaggravata e un’inchiesta per associazione segreta (la P3). Il suo coordinatore Verdini è indagato per corruzione e P3.

Il suo vicecoordinatore Abelli l’hanno appena beccato a prender voti dalla ‘ndrangheta. I suoi ministri Matteoli e Fitto sono a processo, l’uno per favoreggiamento, l’altro per corruzione. Altri due, Bossi e Maroni, già pregiudicati.

Fra i sottosegretari, Letta e Bertolaso sono indagati, Brancher è imputato, Cosentino ha un mandato di cattura per camorra e i pm di Roma stanno valutando la posizione del viceministro della Giustizia Caliendo, detto “Giacomino” dai compari di P3.

Questo governo-lombrosario gode della piena fiducia (35 volte in due anni) del Parlamento, e ci mancherebbe: lì siedono 24 pregiudicati e 90 fra imputati, indagati, prescritti e condannati provvisori. Anche al Parlamento europeo ci rappresentano condannati (Patriciello, Borghezio, Bonsignore) e indagati (tipo Mastella).

In omaggio al federalismo penale, frequentano assiduamente procure e tribunali un bel po’ di sindaci: dalla Moratti (indagata per smog e abuso) a Tosi e Gentilini (condannati per razzismo), da De Luca (imputato per associazione per delinquere, concussione, truffa, falso) a Cammarata (inquisito per abuso).

E sono indagati cinque governatori regionali su 20: Formigoni (smog), Lombardo (mafia e abuso), Scopelliti (imputato per omissione d’atti d’ufficio e di recente beccato a cena col boss), De Filippo (favoreggiamento), Iorio (concussione e abuso).

L’ex governatore siciliano Cuffaro, condannato in appello a 7 anni per favoreggiamento mafioso, è imputato per concorso esterno e il pm ha appena chiesto per lui altri 10 anni di galera. I vertici della Protezione civile vagano fra l’ora d’aria e i domiciliari. Indagati pure il cardinale Sepe e un paio di gentiluomini di Sua Santità.

L’erede al trono Vittorio Emanuele di Savoia è imputato per associazione a delinquere.

Ottimi anche due presidenti emeriti della Corte costituzionale: Mirabelli era intimo del faccendiere Pasqualino Lombardi; Baldassarre è indagato per millantato credito. L’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, è sotto processo per l’aggiotaggio delle scalate bancarie. Ben piazzato il Gotha di Confindustria, col gruppo della presidente Marcegaglia che ha patteggiato per corruzione e il padre della Emma, Steno, fresco indagato per smaltimento illegale di rifiuti tossici.

Il gruppo Fiat-Agnelli sfila in tribunale con Gabetti e Grande Stevens, la Telecom modello Tronchetti con gli spioni della Security, e poi Fastweb, Parmalat, Finmeccanica, Unipol, Impregilo, Ligresti, Geronzi…

Ottime le performance di forze dell’ordine e servizi segreti: il Sismi di Pollari & Pompa alla sbarra per i dossier illeciti; il capo del Dis, De Gennaro, condannato in appello a 16 mesi per istigazione alla falsa testimonianza sui pestaggi del G8, per i quali hanno collezionato 73 condanne fra dirigenti e agenti della Polizia; una dozzina di 007 indagati per i depistaggi sulle stragi; l’ex comandante della Gdf, Speciale, ha rimediato in appello 18 mesi per peculato; il comandante del Ros, generale Ganzer, s’è appena guadagnato 14 anni in primo grado per traffico internazionale di droga, mentre il predecessore Mori è imputato per favoreggiamento a Provenzano e indagato perché ai tempi delle stragi trattava con Cosa Nostra, infatti godono entrambi della “piena fiducia” del governo, e anche del Pd.


Ma noi, dico noi miseri incensurati, dove abbiamo sbagliato?

 


[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:37]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
17/07/2011 16:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L’ITALIA E’ RAPPRESENTATA DA GENTE COSI’ ?

SOLITO DITO MEDIO DI BOSSI RIVOLTO STAVOLTA AI FOTOGRAFI: QUALCOSA DI DURO E’ RIMASTO, OLTRE AL CERVELLO…. RAFFINATA CENETTA ROMANA PER LE TRUPPE PADANE AL GIANICOLO: LA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA DIVENTANO “PARTITO DI BISBOCCIA E DI GOVERNO


La Repubblica italiana è notoriamente rappresentata da gente educata e raffinata: è per questo che ieri un ministro della Repubblica e del governo Berlusconi ha pensato di salutare degli onesti lavoratori dell’informazione, in occasione di un incontro pubblico, con un gesto degno della esclusiva università inglese dove pare sia iscritto suo figlio.

Con che risultati è tutto da verificare, visti i precedenti scolastici.

Umberto Bossi ha risposto infatti ai flash dei fotografi alzando il dito medio da dietro il finestrino della sua vettura, finendo con l’essere irrimediabilmente immortalato come documentiamo.

Non è la prima volta che il numero uno del Carroccio si lascia andare a questo gestaccio, il soggetto è recidivo.

Esattamente due anni fa, il 20 luglio del 2008, il Senatùr fece il dito medio parlando dell’Inno di Mameli, durante un comizio a Padova.


Trattandosi di un ministro della Repubblica Italiana, anche in quel caso era una cosa normale per Silvio che un ministro insultasse l’inno nazionale e pertanto nessuno lo fece accomodare alla porta.


Nel caso di ieri poi non si è trattato certo di un gesto di risposta a una provocazione, solo una manifestazione della educazione del soggetto, probabilmente il desiderio di mostrare qualcosa di duro, olre al cervello.

Gli stati maggiori del Carroccio si erano ritrovati al Gianicolo, nella  Roma ladrona, per i tradizionali auguri prima della pausa estiva.

Ospite d’eccezione la loro quinta colonna, il ministro leghista dell’Economia Giulio Tremonti.

Tra i primi ad arrivare a Villa Aurelia i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, entrambi in completo blu, ma senza cravatta.

Più casual il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, in bermuda verdi il ministro Roberto Calderoli.

La cena è stata servita nel giardino proletario di Villa Aurelia, da cui si può ammirare tutta Roma, tra querce e pini marittimi.

Le pietanze sono state preparate da una osteria della provincia di Treviso, tanto per non dimenticare l’elettorato di riferimento.

La cena è iniziata con un buffet di salumi e formaggi veneti,poi carpaccio di Fossano con misticanza e Grana Padano, tutto annaffiato da prosecco.

Due i primi serviti: risotto ai funghi porcini e casatella, e ravioli spinaci e ricotta, accompagnati dai vini pinot grigio bianco custoza e soave.
Per secondo, invece, sottofiletto di vitello con verdure, innaffiato con bardolino e cabernet.
Per finire mattonella di cioccolato fondente e buffet di dolci accompagnati da amarone, passito e moscato.

Non potevano mancare le grappe e gli amari.

Il tutto in onore dei boccaloni padani che li votano.

La padagna del magna magna è sempre più “partito di bisboccia e di malgoverno”.




OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
30/03/2012 11:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La Carlucci paga un assistente in nero .. le Iene la sputtanano .. lei li aggredisce!

L'inviato delle Iene, Filippo Roma, si reca nel Comune di Margherita di Savoia (puglia) per incontrare il sindaco, l'Onorevole Gabriella Carlucci ... il motivo della visita è chiedere un chiarimento sulla vicenda che vede l'ex conduttrice di Mediaset condannata a pagare ben 13 mila euro per aver pagato in nero, per 2 anni, la sua ex assistente ... ma la situazione degenera, con la Carlucci che prende addirittura per i capelli il povero Filippo Roma. Il fattaccio verrà mandato in onda nella puntata di sta sera ...


Quello che mi chiedo, ma come cazzo fate a votare sta gente?




 


foto da Leggo.it

 

OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
24/04/2012 08:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Dei perdoni e delle perline

di Nicoletta Rocca

 

Che la consigliera regionale Nicole Minetti fosse una appassionata credente e praticante cattolica lo avevamo intuito persino dalle indiscrezioni emerse sulle notti burlesche da papi e dalle preferenze per certi abiti monacali indossati in quelle occasioni. E d’altra parte non è un mistero che l’igienista dentale del San Raffaele fosse stata segnalata a Berlusconi proprio da don Verzè perché la inserisse fra i candidati elegibili nelle liste del Pdl.

Oggi però questa dedizione non è più una semplice intuizione ma una manifesta esibizione. Così dopo la T-shirt bianca su cui aveva scritto “Senza sono ancora meglio”, dopo l’elegante vestitino castigato, e che lasciava pochissimo spazio all’immaginazione, esibito al matrimonio della sorella, Nicole dimostra ancora una volta la classe e lo stile che da sempre si nascondono dietro quelle inverosimili labbra.

Eccola infatti indossare un allegro braccialetto con le immagini sacre fra cui una incredula Sacravergine che potrebbe anche starsi a domandare cosa diavolo abbia mai fatto per meritarsi una punizione del genere. Ma non è tutto perché sul polso sinistro la giovane consigliera, che in questi giorni sta sostenendo un processo che la vede imputata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, si è fatta tatuare in greco “Kyrie Eleison”, parte di una preghiera della liturgia cristiana che nel culto italiano è stata tradotta “Signore pietà”.

Immaginiamo che chiedere perdono al capo sia senz’altro un passo fondamentale per ogni credente, però non basta perché fare i conti con una divinità che, a detta di tutti, è misericordiosa e comprensiva non è poi così difficile. Il difficile semmai viene dopo, quando ci si mette di impegno per rimediare ai propri errori e pagare le conseguenze delle proprie azioni. Siamo certi che qualcosina del genere sia stato riferito anche all’indagata da parte di qualche messaggero-in-terra della divinità.

Oppure, chissà, forse anche questi sono finiti nel libro paga di qualcuno che di come evitare i conti con le proprie azioni ci ha fatto una filosofia di vita.

 
[Modificato da ReteLibera 20/01/2013 18:54]
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
27/01/2013 16:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com