*** <div style="background-color: none transparent;"><a href="http://news.rsspump.com/" title="news">headlines</a></div> ***
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Vitalizio ai parlamentari? Uno schiaffo ai lavoratori

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2011 13:17
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
31/07/2011 14:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vitalizio ai parlamentari? Uno schiaffo ai lavoratori

di Enzo Mellano

Nell’Italia delle enunciazioni politico-amministrative, prive di concretezza e di verità, del tipo: “Stiamo lavorando per voi”, “Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini”, “Tagliamo le spese della politica” e chi più ne ha, più ne metta, si adottano spesso provvedimenti inaccettabili e discutibili. Uno di questi provvedimenti è il vitalizio (o pensione) riconosciuto ai parlamentari.

E’ risaputo che la pensione viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti e autonomi, purché, stabilisce la legge varata proprio dai parlamentari, il lavoratore abbia versato 40 anni di contributi, necessari a percepire una pensione di anzianità. Per la pensione di vecchiaia, invece, sono necessari minimo 20 anni di contributi, altrimenti non si ha diritto a nessun emolumento e si perdono i contributi versati.

Quindi, il lavoratore (comune mortale) costruisce la sua pensione con sufficienti contributi versati, in funzione dei quali viene calcolato l’importo pensionistico che potrà ricevere. Ma in palese spregio dei comuni lavoratori, i parlamentari si sono dati delle regole diverse. Vediamone alcune sostanziali:

1)   Per svolgere il suo mandato, il parlamentare non firma un contratto di lavoro dipendente o autonomo, a tempo determinato o indeterminato, full-time o part-time, né viene assoggettato a obblighi e doveri che un contratto di lavoro comporta. Pertanto non esistono i presupposti per avere un vitalizio. Tra l’altro, è presumibile che ogni parlamentare abbia in corso di maturazione una pensione da lavoro dipendente o autonomo derivante dalla sua attività extraparlamentare;

2)   Viene violato il principio de “La legge è uguale per tutti”. Infatti, mentre il parlamentare può andare in pensione minima dopo soli 5 anni di mandato, al lavoratore ne vengono chiesti 20;

3)   Altra nota dolente, è che la pensione dei parlamentari è quasi tutta a carico dei contribuenti, anche dei pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro al mese. Vediamo perché considerando l’esempio di 5 anni di mandato per un vitalizio di 3.000 euro al mese per 20 anni. Il parlamentare percepisce una pensione per un totale di 720.000 euro in 20 anni. Sottraendo i 60.000 euro circa, che versa in 5 anni, alla Camera o al Senato, la cifra restante di 660.000 euro è a carico dei contribuenti;

4)     Usciamo per un attimo dalla pensione minima di 3.000 euro al mese per fare un altro esempio eclatante di danno ai contribuenti, quello della ex presidente della Camera, Irene Pivetti. Come riportato da Affari Italiani del 16.03.2009, Irene Pivetti, nel 2013, a 50 anni, dopo 9 anni a Montecitorio inizierà a percepire una pensione di 6.203 euro mensili. Stando alle aspettative di vita media delle donne, ipotizziamo che la Pivetti percepirà la pensione per 35 anni. Esattamente: 6.203 euro x 420 mesi = 2.605.260 euro, meno 108.000 euro versati alla Camera in nove anni, la cifra restante di 2.497.260 euro è a carico dei contribuenti.

Si tratta dell’ennesima anomalia vergognosa, che l’Idv ha tentato di correggere con una proposta di legge, discussa in parlamento nel settembre del 2010. Purtroppo la votazione è stata deludente: 498 i NO e solo 20 i SI. Questo conferma che i politici non sono ancorati solo alle poltrone ma anche ai benefici economici non sempre legittimi.

Se i 1000 euro che i parlamentari versano ogni mese nella “Cassa” del vitalizio di Camera o Senato, venissero versati all’Inps, i 3.000 euro al mese di vitalizio i parlamentari li vedrebbero col binocolo.

OFFLINE
Post: 6.053
Post: 3.418
Registrato il: 26/09/2008
Sesso: Maschile
07/12/2011 13:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Casta, vitalizi intoccati


di Primo Di Nicola



I comuni mortali dovranno lavorare 42 anni per andare in pensione. Ai parlamentari, invece, continuano a bastarne cinque. E con almeno due legislature alle spalle, inizieranno a incassare già a 60 anni: cioè sei anni prima di noi

 

 

Le pensioni vengono riformate, ma per Lorsignori c’è sempre un occhio di riguardo. A partire dal 2012, cioè tra meno di un mese, nonostante le lacrime del ministro Fornero un comune cittadino per riscuotere l’assegno dovrà raggiungere almeno 42 anni di contribuzione. Quasi una vita di lavoro.

A deputati e senatori, dopo la ‘riforma’ annunciata la scorsa settimana dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, alla faccia dell’equità sbandierata dal governo, continueranno inveca a bastare 5 miseri anni, la durata di una legislatura.


Certo, non riscuoteranno un vitalizio ricco come oggi, avranno anche loro il sistema contributivo, ma Lorsignori non potranno certo lamentarsi. Soprattutto perché, e questa è la secondo disparità che spunta confrontando il loro trattamento con quello riservato dal governo dei tecnici ai comuni mortali all’insegna dell”equità’, non avranno troppi fastidi per il limite d’età fissato per riscuotere l’assegno.

Se infatti alla totalità dei cittadini, sempre dal primo gennaio 2012, per riscuotere sarà necessario raggiungere il requisito dei 66 anni, non un giorno di meno, alle eccellenze parlamentari basterà tagliare il traguardo dei 65 anni.

Ma, attenzione, solo se si avrà la sfortuna di avere collezionato una sola legislatura. Con due, infatti, le cose andranno decisamente meglio: si potrà riscuotere la pensione addirittura a 60 anni, cioè ben sei anni prima degli altri. Naturalmente, sempre in nome dell’equità e della giustizia sociale.

 

 

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/casta-vitalizi-intoccati/2167883



Tratto da: Casta, vitalizi intoccati | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/06/casta-vitalizi-intoccati/#ixzz1fql2PCFz 

- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com