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Bruxelle - Lettera alla Ue o lettera della ue

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2011 13:13
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Lettera “segreta” ma catastrofe manifesta

Marco Cedolin


Sta tenendo banco in queste ore, dopo che il testo ha trovato pubblicazione sui giornali, la lettera "segreta" a firma Mario Draghi e Jean-Claude Trichet che la BCE ha inviato al governo italiano il 5 agosto scorso per impartire ai camerieri di turno gli ordini relativi ad un menù a base d’Italia e d’italiani, deputati a trasformarsi in leccornie prelibate al desco della grande finanza, prima di defungere nel cassonetto della spazzatura sotto forma di rifiuti organici.

Le parole contenute nella missiva che intima alla 
classe politica la direzione da intraprendere, sono senza dubbio assai interessanti, così come sono interessanti l’indignazione e lo stupore manifestati nel leggerle, da parte di tanti benpensanti (soprattutto a sinistra) che da sempre difendono strenuamente l'euro , la UE, la BCE e tutta l’accozzaglia politico/mafiosa che da Bruxelles sta tirando le fila dello stato unico monoculturale (ma all’insegna del multi) e globalizzato. 

Una sorta d'inferno in superficie, dove i cittadini verranno trasformati in tante scimmiette ammaestrate, che scimmiottano il modello americano e lavorano ad interim con paghe da fame, mangiano ad interim cibo spazzatura, vivono ad interim dentro a qualche tugurio fatiscente, ma votano regolarmente (non ad interim) uno dei due candidati del monopartito unico, con il convincimento di essere scimmiette con un’esistenza ad interim, ma in possesso di solidi valori di destra o di sinistra che li rendono scimmiette migliori…..

Tornando alla lettera, i novelli salvatori della “patria” Draghi e Trichet propongono una ricetta invero estremamente semplice e non potrebbe essere diversamente trattandosi di una demolizione controllata.
Ricetta naturalmente votata ad aumentare il potenziale di crescita, laddove per crescita s’intende l’indice del pil, rappresentativo di tutti gli esborsi monetari a carico dei cittadini.

Liberalizzate tutto e tutti, facendo si che lo stato non abbia più voce in capitolo in nessuna questione, lasciando ai vari cartelli (lobby, oligopoli travestiti) mafiosi la tranquilla gestione di qualsiasi attività.

Eliminate qualsiasi tutela concernente la contrattazione del lavoro e qualunque ostacolo alla flessibilità, affinché tutti i lavoratori si trasformino al più presto in un gregge di precari senza coordinate che accettano ogni tozzo di pane rancido venga loro gettato con magnanimità dalla mano che li farà sopravvivere.

Riducete i salari dei dipendenti pubblici, e conseguentemente anche di quelli privati, facendo si che tutti costoro non abbiano di che vivere e il sistema bancario possa agevolmente prendere possesso delle case e dei risparmi accumulati dalle generazioni precedenti.

Scagliate la folgore dal cielo attraverso un decreto legge che la renda immediata e fatelo seguire da una modifica costituzionale che lo blindi per i secoli a venire e gli doni una patente di legalità.

Ma soprattutto fate in fretta, il colpo del ko va sferrato prima che le scimmiette si rendano conto di essersi trasformate in gamberoni che galleggiano nell’acqua della bollitura, altrimenti ci toccherà rivedere le stime di produttività dell’intera operazione e spendere un sacco di soldi per foraggiare i macellai dell’Eurogenfor ed i benpensanti di cui sopra, che già hanno iniziato a criticarci, nel tentativo di mostrarsi coerenti con il personaggio che si sono costruiti e riuscire ad orientare il dissenso laddove non possa farci del male.

Perciò datevi una mossa, vi paghiamo per questo no?
[Modificato da ReteLibera 27/10/2011 15:53]
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IN CHE MODO LA LIBERTA' DI LICENZIARE PUO' RISOLVERE LA CRISI ECONOMICA ?



Abbiamo tutti letto che una delle richieste della UE, che Berlusconi ha fatto subito sua , è ridurre salari e diritti, rendere più semplice licenziare. Ora qualcuno ci spieghi perchè la maggiore libertà di licenziare possa contribuire a risolvere la crisi economico-finanziaria di un capitalismo morente e perciò sempre più da rapina.




La crisi non è di produzione, ma di consumi. La gente non ha soldi, non ha sicurezze, consuma di meno. Posto che la strada giusta sia consumare senza freni, per aumentare i consumi bisognerebbe dare più soldi alla gente. Esattamente l'opposto di quello che si sta facendo. Dunque sono possibili due ipotesi.

Questi che decidono sono completamente deficienti. E non credo.

La seconda ipotesi è che questa crisi è voluta, comunque pilotata a distruggere quel poco di diritti e di stato sociale che esiste in Europa.

Io non ho mai creduto che esistesse un unico centro di potere che disegnasse strategie globali per tutti. Credo più ad una convergenza di interessi di vari gruppi di potere economico-mafioso che a volte convergono a volte confliggono. Ma che sono sempre in sintonia quando si tratta di spartirsi profitti.

Però se si legge il libro di Susan George, Fermiamo il WTO(ed Feltrinelli) si rimane perplessi e si è portati a credere che esista un centro di potere unico che decide le sorti del mondo.

Perchè il WTO ha con chiarezza teorizzato di impossessarsi dell'ultimo grande mercato : quello dei
servizi e dello stato sociale europei .

Insomma quella che viene chiamato il NWO. Non credo che il governo italiano, questo governo abbia la forza ed i numeri per far passare questi provvedimenti, ma già il solo fatto che continuino a parlarne è un brutto segno. Perchè dopo Berlusconi ci riproveranno. Sicuro. Chiunque arrivi. Ed il timore è che la UE non voglia più Berlusconi proprio perchè non in grado di farlo. E che Berlusconi che se ne frega della gente e delle sorti del paese, cerchi nuova forza e nuova legittimazione proprio cercando di accontentare i poteri economici.

In tal caso non resta che lo scontro.

Leggi anche    I vampiri edel WTO Fermiamo il WTO 

 

[Modificato da ReteLibera 31/10/2011 13:13]
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