INCOMPETENTI o CORROTTI?

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ReteLibera
00mercoledì 8 gennaio 2014 21:22

INCOMPETENTI o CORROTTI?


A cura di Antonio Gigliotti


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Cari amici e colleghi, 

siamo sempre qui, a valutare con amarezza i fatti che in maniera quotidiana ci presentano i nostri governanti, politici ed i vari funzionari che ruotano intorno ad essi. Fino allo scorso anno parlavamo di Imu, Iva e varie incomprensioni di carattere fiscale, oggi la sostanza è sempre quella, immutata, anche se a cambiare sono stati i nomi. Non parliamo più di Imu (o quasi, visto che a breve dovremo pagare la versione ‘mini’ dell’imposta!), bensì di Tasi e ben presto anche di Iuc. E non parliamo più di sviste o decisioni da incompetenti, quanto invece di errori di comunicazione, come nel caso dei 150 euro che lo Stato intendeva prelevare dagli stipendi degli insegnanti e sui quali è giunto ieri un altolà dallo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Insomma, il nostro Paese è passato nel giro di pochi mesi da uno Stato in recessione a uno Stato in confusione. Ma una confusione totale che ha investito i diversi settori della vita pubblica e amministrativa. Non ci si raccapezza più e la responsabilità è ovviamente di chi governa senza cognizione di causa e di quanti, nonostante i diversi colori di partito, danno il loro appoggio a un esecutivo che fa acqua da tutte le parti.

Ancora una volta a me viene in mente quella vecchia trasmissione televisiva condotta dal buon Corrado, quella dei dilettanti allo sbaraglio: la Corrida! Un pensiero, questo, che mi strappa un sorriso triste denso di rammarico per la fine che il Belpaese sta facendo. 

Sul capitolo Tasi, come ho poc’anzi accennato, è ancora buio pesto. Ieri è sfumata per sempre l’ipotesi di presentare un emendamento al decreto Imu-Bankitalia, che iniziava il passaggio a Palazzo Madama. Risulta assai probabile, tuttavia non sicuro, che la squadra esecutiva decida di inserire un possibile intervento nel decreto sugli Enti territoriali, che a dicembre è arrivato in Senato e attende l’esame della Commissione Bilancio. Intanto queste sono le indecisioni che non approdano a nulla, perché il dubbio rimane. Pare che l’orientamento del governo propenda verso l’aumento delle aliquote dal 2,5 al 3 per mille specificando che le risorse verranno impiegate per le detrazioni. Sul punto però i Comuni pretendono un ulteriore scatto e una maggiore autonomia per quel che concerne la destinazione delle risorse. Secondo voi dove arriveremo? Ebbene, io credo (e penso di non essere l’unico) che questi incompetenti ci porteranno verso quella che ormai da mesi ritengono la panacea di tutti i mali: il rinvio. Perché non dimentichiamo che la scadenza prevista è posta al 16 gennaio! Ormai si rinvia per evitare di decidere! 

Altro caso vergognoso che testimonia la chiara imperizia di chi ci governa vantando titoli che non trovano riscontro nel rispettivo operato, è il caso dei 150 euro che volevano prelevare dalle retribuzioni degli insegnanti a mo’ di scatto stipendiale.

Ebbene, lo scorso settembre il governo Letta aveva bloccato in maniera retroattiva lo scatto del 2013, quindi 300mila insegnanti avrebbero dovuto restituire "con recupero a decorrere dalla mensilità di gennaio 2014 con rate mensili di 150 euro lorde fino a concorrenza del debito", secondo la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dopo una serie di proteste, tra l’altro avallate anche dal titolare del Miur, il ministro Carrozza, il governo ha deciso di porre la parola fine alla restituzione della somma. Tuttavia il problema sorge allorquando il Ministero economico tiene a precisare di essere mero esecutore di indicazioni e comunicazioni gestite dal Miur. Tradotto: ‘scusate tanto, abbiamo avuto un problema di comunicazione! Ora, però, è tutto a posto’. Essendo il MEF un mero esecutore, se ne deduce che il Ministero dell’Istruzione, nelle vesti di titolare del rapporto di lavoro con il personale scolastico, ha sempre gestito la questione del blocco degli scatti di anzianità, in raccordo con il dicastero economico che invece si occupa di erogare le retribuzioni. Dunque, nonostante le vigorose proteste, si può facilmente comprendere che il blocco delle retribuzioni non è mai stato un mistero per il MIUR che, tra l’altro, non ha fornito al MEF le utili istruzioni operative per procedere al calcolo e al recupero delle somme relative agli scatti, nonostante il Tesoro ne avesse fatto richiesta in maniera tempestiva. È una situazione assurda che per fortuna ha trovato una giusta soluzione nel giro di poche ora, ma che comunque in un Paese guidato da gente competente non avrebbe dovuto neanche verificarsi. 

Ecco, queste persone occupano le più alte cariche dello Stato e lo Stato va a rotoli.

Ennesima dimostrazione può essere estrapolata dai dati sulla disoccupazione. A novembre il tasso di disoccupazione è infatti salito al 12,7%, mentre quello specifico della disoccupazione giovanile è al 41,6%. Non si può andare avanti così! Il Paese va in rovina mentre questi non sanno neanche comunicare tra di loro. 

Sono stanco di assistere a simili siparietti quotidiani! Mi vengono in mente le parole del regista e attore newyorkese, Woody Allen. È triste ammetterlo, ma d’accordo con lui devo constatare che “purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti. Talvolta tutt’e due le cose nello stesso giorno”.

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ReteLibera
00giovedì 9 gennaio 2014 19:44

Non faremo prigionieri. Letta e l'orrido Saccomanni si preparino.


mercoledì 8 gennaio 2014

La grottesca retromarcia di Enrico Letta che sbugiarda Saccomanni bloccando la pretesa del ministro di restituzione - a botte da 150 euro al mese, più del 15% dello stipendio medio - degli importi maturati dagli insegnanti della scuola pubblica italiana e pagati dallo Stato, meglio di ogni altra precedente porcata governativa dimostra che questo Paese è in coma.

L'Italia ha un governo nel quale il primo ministro non sa cosa combinano gli altri ministri, al punto da sbugiardarli in un modo tale che solo un uomo senza dignità, oltre che senza qualità, come Saccomanni può accettarlo E il bello è, rimanendo a capo del dicastero dell'Economia dopo quanto accaduto.

Ma che vergogna.

E gli altri peracottari dell'esecutivo se ne guardan bene dall'avere anch'essi un sussulto di dignità. I montiani farciti di bocconiani tacciono. Il nuovo Centrodestra formato dalle anime belle che all'epoca del governo Berlusconi non c'era giorno non attaccassero il ministro dell'Economia Tremonti, di fronte a un incompetente sesquipedale qual è l'orrido ministro d'oggi, fan finta di niente! E ci credo: se cade lui, vengono giù tutti e addio incarichi di governo. 

Si fottano. 

Per fortuna nostra e tragica, disgraziata, orribile, tremenda sfortuna loro, a maggio andremo a votare.

E non faremo prigionieri.

max parisi




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