Caro sindaco,
siamo un gruppo di cittadini che sta tentando di far sentire la propria voce critica rispetto ad alcune iniziative intraprese dalle amministrazioni dei Castelli, che non rispettano i principi democratici di laicità e pluralismo. La nostra precedente lettera, in cui si chiedeva un profilo più laico alle istituzioni, non ha avuto alcun riscontro da parte dei destinatari. Anzi, al contrario, e a Frascati in particolare, stiamo assistendo ad un crescendo di queste iniziative, promosse o semplicemente approvate, in modo che sembrerebbe strumentale, dal consiglio comunale. Ultima, ma soltanto in ordine di tempo, l’installazione di una statua di Padre Pio alla stazione ferroviaria.
Un luogo deputato all’accoglienza di viaggiatori e visitatori non deve essere caratterizzato da un monumento il cui simbolismo è marcatamente ed esclusivamente rivolto ai fedeli del frate.
Se si vuole decorare una stazione ferroviaria si possono scegliere statue o monumenti che facciano riferimento a valori ed esperienze condivisibili da tutti i cittadini e in tema con il luogo che li ospita.
La proliferazione e la pervasività dei simboli religiosi non può e non deve essere considerata una manifestazione di pluralismo e di laicità.
Un Paese che garantisce la libertà di espressione religiosa non va confuso con un Paese che permette alla religione di trasformare qualunque spazio pubblico in un potenziale luogo di culto, o di esposizione devozionale di immagini e simboli religiosi.
Se permettesse questo non sarebbe laico ma, al contrario, sottomesso alla religione, qualunque essa sia.
Del resto non è pensabile né praticabile una concezione di laicità e di pluralismo che consenta a ogni gruppo di aderenti a una confessione religiosa di esporre in luoghi pubblici simboli in rappresentanza della loro appartenenza.
Alla religione cattolica, in particolare, non mancano di sicuro luoghi deputati al culto, alla devozione e alla esposizione di immagini e simboli religiosi.
Chiediamo pertanto che il monumento venga rimosso dalla stazione di Frascati ed eventualmente ricollocato in una sede più opportuna (nella nostra città ci sono tante parrocchie, oratori con annessi campetti di calcio e scuole cattoliche !).
Torniamo quindi a chiedere ai nostri amministratori e rappresentanti pubblici di adottare un comportamento di maggior rispetto per la laicità e di garanzia per tutti i cittadini.
A sostegno di quanto richiesto preannunciamo la realizzazione di iniziative pubbliche in cui finalmente i cittadini possano discutere, confrontarsi ed esprimersi su tematiche così importanti per la vita democratica del Paese.
Cordiali saluti
Rita Cesaroni e Marina De Felici
Per il costituendo Comitato per la laicità delle istituzioni
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