Il mondo (di mezzo) di Matteo Renzi
di Giorgio Alfieri
12 dicembre 2014
Sono già dieci mesi che
Renzi ci tempesta di inutili slogan e il fallimento del governo è certificato. Il rating dell’Italia è a livello spazzatura BBB- ma gli incapaci continuano con la politica degli annunci. Da ultimo hanno aggiunto il piagnisteo con cui i parassiti (a ridosso dello Stato) si lamentano della Merkel, incapaci perchè incompetenti e inadatti di pensare e fare qualcosa.
La presidenza italiana dell’Unione europea non ha prodotto infatti alcunché, non è servita a niente, se non ad avere una commissione a trazione, se possibile, ancora più tedesca. La bocciatura dell'agenzia di rating è diretta a questo governo. All’Italia non eletta e manovrata da Napolitano (in fuga) con Monti, Letta e Renzi. Matteo Renzi, così come ha imbrogliato in e l’ Italia, ha imbrogliato pure in e l’Europa nel tentativo di confondere le acque riguardo la fallimentare politica economica del suo governo.
In Italia, lungi dal fare le riforme, trattiene prepotentemente e contro gli interessi dei romani, un sindaco impresentabile quanto indifendibile, e ci si dovrebbe chiedere perché lo trattenga, avendogli regalato, con la legge Salva Roma, già 570 milioni di euro in spregio e sulle tasche dei romani, e si accinge a regalargliene altri 130 milioni l’anno dal 2015 al 2017.
Sono 900 milioni a carico dei contribuenti italiani, cui vanno aggiunti l’Imu, la Tasi, la Tari. In pratica, detta in poche parole, il governo pd di sinistra carica gli “animali da soma”, cioè gli italiani di tasse per consentire a Buzzi, Carminati , Ovidaine, Marino, le cooperative e tutta la sinistra politica di rubare alle loro spalle per sè. Perché il governo pd Renzi tiene tanto a Marino pd sindaco? Perché questo governo si oppone allo scioglimento di una giunta corrotta e infetta? Perché così grosse cifre vanno a un comune, quale è quello di Roma, indebitato per ben 15 miliardi?
Il governo Renzi, il sindaco Marino, gli assessori non potevano non sapere della gestione e del malaffare. Non potevano e non possono non sapere, soprattutto quando adesso si oppongono allo scioglimento, così come sta succedendo, per salvare cosa? La stessa giunta e lo stesso consiglio comunale della corruzione? Perché?
La ragione è nel perché il bacino di voti sporchi è il medesimo grazie al quale Renzi e i suoi scagnozzi sono al governo. In pratica i deputati del pd sono al Parlamento in base ai voti di vere e proprie associazioni a delinquere su scala nazionale, tutte facenti capo alla sinistra politica che si spartisce il territorio nazionale in base a logiche mafiose.
Quel Marco di Stefano del pd indagato per avere incassato da assessore della regione Lazio due milioni di euro di corruzione circa, divenuto subito parlamentare di sinistra. In un intreccio di favori e rifavori, una volta entrati a Montecitorio, gli stessi presentano interrogazioni e fanno passare leggi a favore delle cooperative su temi ad esempio, come è già successo, di appalti pubblici, eccetera. O vengono assegnate case in cambio di favori da parte di amministratori e consiglieri di partecipate del tipo Atac in quota pd.
Si tratta cioè di patrimoni e politiche abitative ipoteticamente di tutti, realizzati e attuati con soldi pubblici per gli esponenti del pd. Utilità in cambio di favori, tutti nella medesima parte politica. Case alla sinistra in cambio di vantaggi illeciti in procedimenti pubblici amministrativi per la sinistra. Ma cosa avrà da temere Renzi?
http://www.opinione.it/politica/2014/12/12/alfieri_politica-12-12.aspx
[Modificato da ReteLibera 12/12/2014 16:59]